Cronoprogramma rispettato. FIG e Istituzioni insieme per rendere unico il grande appuntamento di Roma al Marco Simone Golf & Country Club
La Ryder Cup italiana (in programma dal 29 settembre all’1 ottobre 2023 dopo lo slittamento di un anno a causa della pandemia) prende sempre più forma e si prepara a lasciare una legacy importante anche in termini di infrastrutture e viabilità grazie a un lavoro di squadra frutto della collaborazione tra Federazione Italiana Golf e Istituzioni. Il cammino verso la prestigiosa sfida Europa-USA procede a pieno ritmo e in linea con il cronoprogramma. La conferma arriva dalla seduta della commissione Lavori Pubblici della Regione Lazio presieduta da Eugenio Patanè, Presidente della VI Commissione al Consiglio regionale del Lazio. Nel corso della terza audizione per fare il punto con Regione, Astral, Comuni interessati e FIG – rappresentata da Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023 – è stata evidenziata la “road map” verso il grande appuntamento con la Città Eterna al centro del mondo tra meno di tre anni. Hanno preso parte all’incontro, tra gli altri, l’assessore regionale ai Lavori pubblici e tutela del territorio, mobilità, Mauro Alessandri; l’assessora alle Infrastrutture di Roma Capitale, Linda Meleo; Michel Barbet, sindaco di Guidonia Montecelio e Valerio Novelli, Consigliere Regionale e Presidente VIII Commissione Agricoltura Ambiente.
Ryder Cup 2023 progetto unitario tra legacy e opportunità – La più importante manifestazione di golf al mondo è destinata a lasciare un’eredità importante per il territorio. Una legacy sul piano sportivo e del turismo. E ancora: delle infrastrutture con la questione viabilità al centro del progetto. Che sta coinvolgendo le Istituzioni, bipartisan, con cui la Federazione Italiana Golf, guidata da Franco Chimenti, Vicepresidente Vicario del CONI, collabora continuamente in sintonia con il board della Ryder Cup Europe e il Marco Simone Golf & Country Club.
Il Marco Simone Golf & Country Club, attesa per l’inaugurazione – Il più grande evento golfistico a squadre, che vedrà l’Italia per la prima volta nel ruolo di Paese ospitante, punta a creare posti di lavoro contribuendo a fornire il proprio apporto anche in chiave turistica, con il settore in forte crisi a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria. In attesa che il percorso di gara del circolo presieduto da Lavinia Biagiotti, che si appresta a diventare un punto di riferimento per gli appassionati della disciplina a livello mondiale – venga svelato al mondo (ipotesi marzo per l’inaugurazione) – il progetto Ryder Cup 2023 va avanti con piena unità d’intenti.
Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023, ha sottolineato: “Per la sfida Europa-USA saranno attese 60/70 mila persone al giorno e questo vuol dire che per il settembre 2022 i lavori su via del Marco Simone dovranno essere ultimati per non avere problemi sul tema della viabilità. La stessa cosa riguarda la parte interessata di via della Tiburtina, perché tutti i nostri ospiti verranno da alberghi del centro della città. Prima della Ryder Cup ospiteremo tre Open d’Italia, la massima rassegna del golf tricolore dove assisteremo a un antipasto di quello che sarà uno show planetario”.