“D.O.C. Deluxe Edition” è il nuovo progetto di Zucchero

Milano. «Tutto il mondo ci sta illudendo anche con questa pandemia: sembra un gioco di parole, ci baciamo, io invece sono un orso e preferisco una stretta di mano».

Lo ha affermato Zucchero “Sugar” Fornaciari alla presentazione su zoom del nuovo album “D.O.C. deluxe edition”, disponibile dallo scorso venerdì 11 dicembre, contenente tutti i brani dell’album “D.O.C.” di poco più di un anno fa, più sei nuove canzoni tra cui “September”, il singolo attualmente in radio in cui duetta con Sting.

«È l’ultimo brano degli inediti, realizzato insieme a Sting che, dopo averne composto la musica mi ha chiamato per propormi di adattare alla melodia un testo in italiano – ha sostenuto – Ci conosciamo da 30 anni, a me il brano è piaciuto molto sin da subito e poi lavorandoci insieme è venuto fuori questo duetto, che risente e parla del periodo che stavamo vivendo quando l’abbiamo composto, e che stiamo ancora vivendo. Eravamo a giugno e ci rivolgevamo al mese di settembre con il desiderio che un po’ di pioggia, dopo un’estate così calda e asciutta, potesse lavare via e purificare tutte le brutture del momento. Ancora oggi speriamo che questo “settembre” arrivi presto».

Nonostante il periodo la creatività di Zucchero non viene meno, a differenza di altri artisti.

«Non mi chiedo della creatività scomparsa in questo periodo da parte di alcuni colleghi – ha riflettuto – Recentemente ho fatto “Dio è morto” dei Nomadi con Guccini e ho la fortuna di avere una carriera lunga, anche di successo, che mi permette di invecchiare bene artisticamente».

Le rivoluzioni musicali dai tempi di inizio rock non trovano terreno fertile oggi.

«Proprio dal rock non aspettatevi rivoluzioni perché questo posto oggi lo ha preso il rap – ha sottolineato – Credo che ci sia ancora un po’ di margine e mi auguro che il rock torni ad avere la sua funzione di quando è nata, altrimenti diventiamo tutti buoni».

La scomparsa di Paolo Rossi ha colpito anche il nostro artista.

«Era una persona di una dolcezza infinita, intelligente e semplice – ha confidato – A Pontremoli abbiamo giocato delle partite benefiche per l’ospedale, e lui è sempre stato pronto a venire, insieme ad altri; era talmente generoso che mi passava la palla quasi sulla linea di porta con il fuori gioco che non esisteva, pallone calibratissimo che io puntualmente sbagliavo».

14 sono le date di Zucchero “Sugar” Fornaciari previste all’Arena di Verona nel 2021: 23, 24, 25, 27, 28, 29 e 30 aprile, 1, 2, 4, 5, 6, 7 e 8 maggio; i biglietti già acquistati per gli show previsti nei mesi di settembre e ottobre 2020 rimangono validi per il 2021. Anche le 150 date mondiali si faranno il prossimo anno.

«Stiamo aspettando di sapere e capire se possiamo ripartire e in che modo, con capacità covid e quali numeri saranno – ha apostrofato – Io devo suonare, noi dobbiamo dare un segnale di rinascita, anche se con meno gente e con tutti i controlli necessari: bisogna vedere poi se gli altri Paesi useranno lo stesso metodo. Lo streaming è piuttosto che niente ma è tutta un’altra storia: io eccito il pubblico dal palco con la mia musica ma poi mi torna tutto ed è la grande differenza».

Zucchero si è fatto portavoce di un messaggio universale in occasione del 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra suonando davanti ad un Colosseo deserto l’inedito “Canto la vita”, tratto da “Let your love be known” di Bono, con il testo in italiano a firma di Zucchero e in featuring con Bono. E, ancora, ha inviato un messaggio di speranza, che ha fatto il giro del mondo, eseguendo in una magica e desolata Piazza San Marco a Venezia il brano “Amore adesso”, adattamento della canzone “No time for love like now” di Michael Stipe e Aaron Dessner, con testo in italiano a firma di Zucchero.

Primo degli inediti è “Succede”.

«La melodia di questo brano è nata durante il periodo di scrittura del disco D.O.C. ed è rimasta nel cassetto fin quando ho deciso, durante il primo lockdown a causa del covid-19, di lavorare al testo del brano – ha ammesso – “Succede” è un rhythm and blues un po’ ironico che cela molti doppi sensi, una riflessione su ciò che si vorrebbe avere e non si ha, un dialogo con un amore passato, per cui, pur non possedendo niente, si sarebbe fatto di tutto, senza chiedere nulla in cambio».

Franco Gigante

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