Nasce il “Centro Famiglie+”

3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità

 

Nuovo servizio dedicato alle persone con disabilità e alle loro famiglie

Supporto psicologico, gruppi di sostegno e consulenze multidisciplinari nel nuovo servizio gratuito e on line promosso da Fondazione Mantovani Castorina per aiutare chi vive la disabilità ad affrontare le fatiche di tutti i giorni e di questo particolare anno di emergenza.

Milano, 3 dicembre 2020 – In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, giovedì 3 dicembre, Fondazione Mantovani Castorina ha inaugurato il Centro Famiglie+, un nuovo servizio gratuito dedicato alle persone con disabilità e alle loro famiglie, uno spazio di ascolto e di supporto, in tempo di Covid e non solo.

Attivato con il contributo di Fondazione di Comunità Milano e in sinergia con lo Sportello Psicologico dell’associazione iSemprevivi e con DAMA, il reparto di assistenza alle persone con disabilità dell’ospedale San Paolo di Milano (insignito dell’Attestato di Civica Benemerenza dell’Ambrogino d’Oro 2020 dal Comune di Milano). Famiglie+ offrirà un servizio personalizzato modulato sulle esigenze specifiche di ciascun nucleo familiare e di tutti i familiari e caregiver, garantendo supporto psicologico, gruppi di ascolto, consulenze personalizzate multidisciplinari: orientamento medico, giuridico, fiscale, assicurativo, tecnologie degli ausilii e in tutti gli ambiti di vita della persona con disabilità e della sua famiglia.

Famiglie+, il nome del progetto, vuole sottolineare la particolarità di queste famiglie – ha spiegato Angelo Mantovani , direttore della Fondazione – . Famiglie alla massima potenza, potremmo dire: più fragili, chiamate a sfide più grandi di tante altre ma allo stesso tempo più sensibili, capaci di gioie e positività anche nella difficoltà. Famiglie che necessitano di un sostegno speciale perché l’ingresso di una persona con disabilità è un evento dirompente, capace di rivoluzionare equilibri, relazioni, aspettative e progetti di vita dell’intero nucleo familiare e di ciascun componente. Prendersi cura di una persona con disabilità comporta il prendersi cura anche della sua famiglia: diventa fondamentale affiancare al percorso sanitario un supporto psicologico dedicato a quanti condividono, nella famiglia questo percorso di vita: mamme e papà, fratelli e sorelle e tutti i familiari e caregiver al loro fianco”.

Il nuovo servizio nasce per rispondere a esigenze quotidiane accresciute dall’emergenza sanitaria. Se l’epidemia di Covid-19 ha colpito tutti, le sue conseguenze sono infatti più gravi per le persone con disabilità e per le loro famiglie. Per chi da sempre vive le complessità e la marginalità che patologie gravi ingenerano, l’emergenza comporta nuovi problemi e fatiche straordinarie, sia sul piano fisico che sul piano emotivo, che si vanno a sommare alle necessità urgenti di sempre: criticità nell’accesso alle cure sanitarie e ospedaliere, accresciuto carico fisico e psicologico e nuove incognite quotidiane delle persone che vivono la disabilità e per le persone che hanno in carico un familiare con disabilità.

In tempo di pandemia le persone con disabilità sono ancora più invisibili – ha dichiarato Filippo Ghelma, responsabile di DAMA, intervenendo alla presentazione del servizio con i dati del reparto che, dal 2000 a oggi ha preso in carico più di 6.300 mila pazienti con grave disabilità intellettiva e neuromotoria.“Nel periodo di emergenza abbiamo registrato un aumento superiore al 100% dei contatti telefonici e via mail”, ha spiegato il medico, citando la media standard di oltre 10 mila i contatti annuali tramite Numero Verde. “Parallelamente gli accessi al nostro reparto si sono ridotti a 1/3 (circa 600 pazienti nei mesi di marzo, aprile, maggio e ottobre contro più di 1.500 nel 2019). La maggior parte dei nostri pazienti non sono proprio arrivati in ospedale: hanno incontrato difficoltà spesso insormontabili nel sottoporsi al tampone e a procedure di tracciamento. Avere un supporto sul territorio è una necessità anche per chi opera in ospedale. Per questo il reparto DAMA supporta il nuovo servizio Famiglie+ e fornirà attraverso i propri medici un supporto nell’orientamento medico e nel counseling sanitario”.

La seconda fase del lockdown sta provando maggiormente le famiglie che si prendono cura di un figlio con disabilità – ha commentato don Domenico Storri , psicologo e presidente dell’associazione iSempreVivi – . Nella prima fase la consapevolezza che si trattava di una situazione eccezionale e temporanea, la stagione primaverile e le potenzialità che essa offriva, hanno aiutato a offrire un sostegno psicologico. Oggi la mancanza di una fine aggrava il carico psicologico, insieme al timore che questa situazione – con tutto ciò che essa comporta sul fronte della quotidianità, dei limiti e delle difficoltà straordinarie – possa divenire permanente”

In un’ottica di sicurezza e di maggior diffusione possibile, le famiglie potranno usufruire dei servizi comodamente da casa, con un appuntamento on line – ha spiegato Stefano Mantovani, vicepresidente della Fondazione – . Famiglie+ si apre alle richieste delle famiglie di Milano e della Lombardia, ma anche al di fuori dei confini regionali”.

Il servizio sarà attivo a partire dal 3 dicembre e aperto gratuitamente a tutte le famiglie di persone con disabilità con appuntamenti on line oppure in presenza, nel rispetto delle normative vigenti, presso la sede di San Pietro in Sala – piazza Wagner, 2 – Milano.

Fondazione Mantovani Castorina

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