Cura del coronavirus : le proposte di p. Ribaudo

di Fabio Sortino

In questo momento drammatico dello Stato italiano e di tutto il mondo, con centinaia di persone morte, forse si combatte ai danni della democrazia una vera e propria guerra ideologica. Se sei di destra pubblicizzi un dato farmaco, se sei di sinistra un altro. I no vax  sono contrari a tutti  i vaccini c’è chi li considera la panacea di tutti i mali, dimenticando che per testare un vaccino ci vogliono almeno 10 anni. Poi parlavamo di democrazia. Ma dove è andata a finire quando c’è un comitato tecnico scientifico che comanda calpestando gli altri professori per la loro vanità e interessi? Per non parlare poi degli interessi enormi delle case farmaceutiche.  I cittadini non devono essere sudditi ma devono partecipare alla vita pubblica, soprattutto per quando riguarda la loro salute.  Gli scienziati non riescono a mettersi d’accordo neanche con sé stessi. P Giacomo Ribaudo ha preso l’iniziativa di una raccolta di firme per l’adesione a questo appello: “La direzione e la redazione di Cntn chiedono:1) l’apertura di tutte le attività; 2) il mantenimento delle distanze e l’uso delle mascherine; 3) La possibilità di evitare gli assembramenti, se non ci sono altri strumenti anche con l’esercito con il potere di dare ordine e di multare gli assembramenti.

  1. Ribaudo, cosa è successo?

È venuta a trovarmi una giornalista  di una testata importante a cui ho spiegato la motivazione della mia iniziativa. Mi ha assicurato che a distanza di uno- due giorni l’intervista sarebbe stata pubblicata ma questo non è successo.

Amici, lettori, parrocchiani, come hanno risposto?

Una decina di persone  hanno tentato di raccogliere adesioni con una firma, ma si sono verificate tante resistenze, sia perché la gente è sfiduciata e non crede più a niente e a nessuno, sia perché l’eventualità della collaborazione dell’esercito è guardata con sospetto quasi fosse un tentativo di dittatura ( sia perché si ha paura di altre multe, oltre a quelle che già vengono inflitte).

Qual è stata la molla che ha fatto scattare l’idea di questa iniziativa?

Certamente il lavoro incessante di tanti scienziati per la fabbricazione del vaccino che porterà risultati, se non miracolosi, almeno notevoli.

Ma ci vorrà il tempo per la somministrazione…

Certo, dopo le prime dosi somministrate ai sanitari e cittadini ad alto rischio, il vaccino sarà  utilizzato, da aprile in poi, lungo tutto il corso del 2021. Sarà perciò necessario insistere su ristrettezze più o meno ampie per tante categorie con danni ancora maggiori rispetto a quelli che abbiamo già subito.

Parli di problemi di carattere economico?

Anche. I danni economici non si fermano al doversi privare solo di qualche divertimento e di beni di lusso. Una percentuale di gente non indifferente di cittadini sono alla disperazione. Negozi chiusi, ristoranti vuoti, aule scolastiche e universitarie deserte creano un senso di oppressione. Le strade prive di persone e con poche auto sono diventate un incubo.

Pensiamo anche agli alunni costretti a casa con stancanti e snervanti lezioni on line….

Certamente i ragazzi e i giovani sono costretti a fatiche spesso superiori alle loro forze, ma anche la mancanza di frequenza con compagni e colleghi, li prova di un diritto di prim’ordine e li rende più fragili sotto il profilo psicologico.

Ma anche sugli adulti  si possono temere danni, sia per chi già è provato sia per chi non lo è….

Medici, psicologi, neuropsichiatri e sociologi lamentano una recrudescenza di squilibri e instabilità di carattere psichico. Abbiamo già sofferto abbastanza tra aprile e giugno. Ora tutto è diventato precario. Nessuno può programmare niente, neanche per il prossimo futuro. Viviamo tutti alla giornata in attesa di nuovi DPCM e senza nessuna certezza. Viene da ripetere,  quasi meccanicamente , il famoso detto di Virgilio:”Rari Nantes in gurgite vasto” ( rari naufraghi nel vasto gorgo).

Pensi che ci possano essere altri disordini?

Gli italiani, se non ci sono frange estremiste,  sono buoni a mormorare tra salotti, parrucchieri, piazze e ritrovi. Il problema non è la violenza nelle piazze ma le varie forme di dipendenza economica, non solo da parte delle mafie, ma anche da parte di pezzi di istituzioni incapaci di proporre, confrontarsi e gestire,  sistemi  di lavoro e di occupazione.  Quando è il denaro che produce denaro e non il lavoro mettiamo sotto i piedi il primo articolo della nostra Costituzione arriviamo alla frutta.

Sei stato uno dei pochi  in Italia a tenere la chiesa aperta e a celebrare i riti sacri anche da marzo a giugno. Cosa ti ha spinto  a questo disubbidienza non solo civile ma anche religiosa?

Sa Pietro, davanti al Sinedrio che lo redarguiva per non avere ubbidito rispose: “Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini “. Cristo ha detto:” Prendete e mangiate Prendete e bevetene tutti “. Del resto l’ultimo canone del Codice Canonico del 1983 recita:” Nella Chiesa la salvezza delle anime è legge suprema “.

Non pensi che l’abolizione generale di tutte le ristrettezze e di tutte le attività  possa ingenerare ammassi di gente e aggravamenti della pandemia?

L’ho detto sin dai primi giorni e sin dalle prime ordinanze che non bisogna tapparsi in casa e sospendere tutto.  Tutto ciò che si è già verificato l’ho preannunciato  e mi si è riso in faccia.  Adesso bisogna correre ai ripari prima che arriviamo a catastrofi. I ripari non sono le chiusure.  Niente si chiude. Tutto è da disciplinare.  Benedetti tutti gli italiani  che sanno disciplinarsi mantenendo distanziamento e distanze. Ma laddove ci fossero  cittadini insipienti che non sanno guardarsi ne’ la propria salute ne’ quella degli altri, occorre intervenire senza clemenza e indulgenze.

L’esercito?

Se gli italiani sono cauti non ci sarebbe bisogno,  ma se non sanno essere saggi , come la polizia interviene  nei tafferugli, nelle risse e nella violenza  così intervenga l’esercito nei confronti  di coloro che arrecano  danno a sé stessi e agli altri  attentando alla salute dei cittadini e mandando in tilt gli ospedali.

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