IL COA DOPO 80 ANNI ANNULLA I PROVVEDIMENTI ILLEGITTIMI ASSUNTI NEL 1939
A cura degli Avv. Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti
Cari colleghi,
nell’ultima adunanza tra le varie determinazioni del Coa Roma una, in particolare, merita di essere evidenziata: l’annullamento dei provvedimenti che furono presi dal Consiglio a seguito dell’entrata in vigore delle leggi razziali emanate nel periodo fascista.
Il 13 dicembre 1939, il direttorio del SINDACATO FASCISTA AVVOCATI E PROCURATORI DI ROMA, in applicazione della legge n° 1054 del 29 giugno 1939, dispose la cancellazione dall’Albo degli avvocati di Roma dei colleghi di religione ebraica, inserendoli contestualmente nell’elenco aggiunto ”all’Albo dei Procuratori dei professionisti di razza ebraica discriminati”, così definito dal legislatore dell’epoca.
Questo evento, che rappresenta una delle pagine più buie dell’ avvocatura romana, non deve essere mai dimenticato, specialmente dalle nuove generazioni.
Quindi, opportuna deve ritenersi la decisione odierna del COA Roma, che dopo oltre 80 anni ha disposto la cancellazione ex tunc di quei provvedimenti.
Gli avvocati, quali custodi primi dei diritti e delle libertà, devono lottare contro ogni forma di discriminazione ed impegnarsi a tutelare i propri assistiti, rivendicando l’applicazione dei principi di legalità e giustizia.
Ogni avvocato deve svolgere il proprio mandato in modo libero e senza condizionamenti, con la dignità, l’onore e la diligenza previsti dalla legge professionale e dal codice deontologico.
Con la speranza di svolgere nel migliore dei modi il nostro ruolo di rappresentanti di categoria, rimaniamo a vostra disposizione per ogni eventuale, ulteriore info, anche al numero 3358238762.
Con l’impegno di sempre.
I consiglieri Coa
Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti??
