Il responsabile per la politica interna del movimento Italia dei Diritti Carlo Spinelli condanna l’episodio che ha visto Vittorio Sgarbi protagonista di una cena in un ristorante di Fano violando così le norme per il contenimento del Covid-19 e chiede al Senatore di fare mea culpa
Roma 06 novembre 2020: Sta scatenando polemiche l’episodio che ha visto il Senatore Vittorio Sgarbi protagonista di una cena in un noto ristorante di Fano per protestare contro il DPCM del Premier Conte che vede le chiusure dei ristoranti dopo le ore 18 consentendo loro solo il servizio da asporto e consegna a domicilio. Il movimento Italia dei Diritti fondato e presieduto dal giornalista Antonello De Pierro non ha voluto far mancare la propria opinione condannando l’episodio tramite il responsabile per la politica interna Carlo Spinelli:” Al di là di quali possono essere le idee sulla chiusura dei ristoranti alle ore 18 permettendo loro solo il servizio da asporto e consegna a domicilio, se c’è una norma la stessa deve essere rispettata soprattutto se questa viene introdotta per tutelare la salute pubblica e i primi a doverla rispettare sono proprio coloro che, ricoprendo delle cariche istituzionali, sono presi ad esempio dalla popolazione. Quanto accaduto a Fano la sera del 5 novembre è quindi assolutamente da condannare – questo è il pensiero espresso da Carlo Spinelli che continua – un Senatore della Repubblica non può e non deve quindi contravvenire a quelle che sono le disposizioni contenute in un DPCM, ciò che ha fatto il Senatore Sgarbi cenando in un noto ristorante di Fano per protestare contro le misure anti covid prese dal Presidente del Consiglio è assolutamente da censurare. La cena si è svolta all’interno del locale che seppur chiuso, è sempre un locale pubblico e ha visto come commensali circa 20 persone alcune di loro a quanto sembra senza mascherina, in barba ai divieti di assembramento e agli accorgimenti che ognuno di noi deve prendere per combattere questa pandemia. Lo stesso ristoratore si era reso protagonista già di una protesta simile organizzando in un locale di Pesaro una cena per 90 persone per la quale è stato poi sanzionato con la chiusura del locale per 15 giorni stabilita dal questore. Il comportamento di Vittorio Sgarbi a mio avviso – prosegue Spinelli – è da irresponsabile perché potrebbe fomentare ancor di più chi ritiene che i provvedimenti presi dal governo per contenere la pandemia sono inutili e dannosi per il Paese e visti gli episodi dei giorni scorsi in questo momento basta poco per accendere il cerino della violenza. A nulla è valso l’intervento dei carabinieri in quanto, come dichiara lo stesso ristoratore, non avevano l’autorizzazione ad entrare in un locale chiuso. Ci sono poi le dichiarazioni attribuite a Sgarbi che, se veritiere, rendono ancora più grave l’episodio; il critico d’arte avrebbe parlato di resistenza ad una dittatura imposta senza ragione per impedire agli italiani di fare ciò che vogliono ma se mezzo milioni di contagiati in Italia e 40000 morti non sono una ragione valida questo Sgarbi ce lo dovrebbe spiegare meglio. Si potrebbe criticare forse la gestione estiva quando tutto è stato riaperto e psicologicamente si pensava che il virus era debellato questo si e magari è proprio perché ci è stato permesso di fare ciò che volevamo che adesso ci troviamo di nuovo a confrontarci con la dura realtà dei numeri che vede sfiorare i 40000 contagi giornalieri. Se un Senatore dissente sulle misure prese dal Premier questi deve intervenire nelle sedi opportune e cioè in Parlamento esprimendo le sue perplessità e magari proporre misure alternative e non contravvenendo in maniera palese alle regole, è ora di dire basta alla spettacolarizzazione del problema che vede milioni di italiani soffrire e pagare dazio a questa pandemia – conclude Spinelli – Sgarbi ammetta di aver sbagliato e chieda scusa e continui ad esprimere il proprio pensiero nelle sedi opportune; Lui che appare spesso in video per criticare anche duramente, e questo è noto a tutti, chi secondo Lui commette degli errori adesso critichi se stesso i suoi incarichi istituzionali lo impongono, Lui che tra l’altro è Sindaco di un comune e rappresenta i cittadini di quel comune, Lui che è un Senatore della Repubblica e rappresenta gli italiani faccia marcia indietro e faccia un mea culpa anche se non basterà per cancellare quanto ha fatto serve comunque a far capire alla gente che il rispetto delle regole è fondamentale per la lotta al Covid-19”.
Ufficio stampa politica interna Italia dei Diritti
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