L’amministrazione comunale di Roseto degli Abruzzi inaugura domenica 8 novembre, alle ore 10,00, una lapide, monumento in onore dei soldati rosetani, che hanno combattuto nelle due guerre mondiali e che hanno ricevuto una decorazione al valore militare.
Il comitato “Per non dimenticare” in collaborazione con il Circolo Filatelico Numismatico Rosetano, entrambi sodalizi con sede a Roseto degli Abruzzi, in occasione delle celebrazioni di novembre della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, hanno proposto all’amministrazione comunale di Roseto degli Abruzzi una lapide, monumento dedicata ai soldati rosetani che hanno combattuto durante le due guerre e che hanno ricevuto una decorazione al valore militare.
Ricordiamo che nella città di Roseto degli Abruzzi, in Piazza della Stazione, sono già presenti due lapidi, rispettivamente con i nomi dei soldati che hanno combattuto e persa la vita durante le due guerre mondiali (1915-1918) e (1940-1945).
Ma a Roseto degli Abruzzi fino a oggi non esiste un luogo e una lapide che onora e ricorda i cittadini soldati e combattenti che hanno onorato la città ed hanno ricevuto un riconoscimento al valore militare.
L’idea di una lapide ai decorati rosetani era maturata quando i due ricercatori, D’Ilario e Di Giulio, di concerto con l’amministrazione comunale nel 2018, in occasione della pubblicazione del loro libro “Roseto degli Abruzzi, Caduti e Decorati, durante il convegno nella sala consigliare del municipio ascoltarono l’intervento del sindaco Sabatino Di Girolamo che prese l’impegno affinchè questa idea potesse avere una svolta concreta durante il suo mandato di Primo cittadino.
L’assessore alla cultura Carmelita Bruscia coordinandosi con il sindaco Sabatino Di Girolamo, con il consigliere municipale architetto Giuseppe Di Sante hanno insieme portato avanti l’iniziativa, ciascuno nel proprio ruolo, che nel giorno di domenica 8 novembre 2020 vede il suo epilogo con lo svelamento e inaugurazione della lapide, monumento.
Dopo attente e minuziose ricerche gli organizzatori dell’iniziativa storica culturale sono riusciti a individuare i nominativi dei soldati che hanno combattuto e ricevuto una decorazione (medaglie e croci al valore militare) durante i combattimenti e azioni di guerra nei due conflitti mondiali.
In particolare il presidente del Circolo Filatelico Numismatico Rosetano Emidio D’Ilario e il giornalista, scrittore e ricercatore storico della città Luciano Di Giulio, hanno voluto porre all’attenzione dell’ammistrazione comunale rosetana la possibilità della realizzazione e della posa in opera di una lapide, monumento con sopra incisi i nomi dei decorati combattenti rosetani, in modo da onorare la memoria dell’intera città di Roseto degli Abruzzi.
L’idea prevede la posa in opera di un blocco di marmo, dove sul lato superiore sono stati incisi i nominativi dei soldati decorati, per le loro eroiche azioni, durante i due conflitti mondiali.
Per quanto riguarda invece la location dove sarà ospitato la lapide- monumento l’idea si è soffermata sul Parco delle Rimembranze, nel lungomare Roma, nella zona centrale della città di Roseto degli Abruzzi. A i due lati del monumento due pali ospitano la bandiera italiana e quella europea.
Con questo luogo e con questa lapide, monumento oggi finalmente la città di Roseto degli Abruzzi ha un luogo dedicato ai suoi soldati “eroi” che hanno meritato il riconoscimento di valor militare. Militari di terra, mare e cielo di Roseto degli Abruzzi, Montepagano e Cologna, che hanno combattuto nelle due guerre mondiali.
L’inaugurazione si svolgerà nel rispetto delle indicazioni anti contagio da Covid-19.
Di seguito i nomi dei militari incisi nella lapide.
Prima guerra (13 nomi): Attilio Borghese, Davide De Luca, Vincenzo Di Furia, Giovanni Di Giorgio, Casto Di Giulio, Divinangelo Di Giuseppe, Filippo Di Pietro, Roberto Felicioni, Tommaso Latini, Ezio Marinelli, Vincenzo Moretti, Elio Trammannoni, Attilio Tribuletti.
Seconda guerra (10 nomi): Pietro Amodeo, Vittorio Casini, Egisto Colli, Alberto Di Bonaventura, Giuseppe Di Sabatino, Tommaso Latini, Giuseppe Lucidi, Guerino Muser, Nicola Pomante, Nicola Recchiuti.