NIZZA, TONINELLI: NO PROBLEMA DI PORTI CHIUSI MA DI MANCATA COLLABORAZIONE INTELLGENCE

 

Roma, 30 ott – “I porti chiusi o aperti non c’entrano proprio niente con gli sbarchi fantasma per il semplice fatto che quei barchini non arrivano nei porti ma direttamente sulle spiagge o le scogliere e di lì sbarcano. Dico a coloro che stanno facendo polemica di non soffiare sul fuoco quando sappiamo che non c’entra niente la politica migratoria del Conte 1 rispetto al Conte 2, perché il decreto Salvini era ancora vigente il 20 settembre, il giorno dello sbarco del tunisino. Dal giorno dopo, il 21 settembre, è entrato in vigore un accordo con la Tunisia che porterà a cinquecento al mese il numero di rimpatri di immigrati tunisini”.
Lo ha detto il sentore del Movimento 5 Stele Danilo Toninelli, intervenendo al programma televisivo Ore 14 di Rai2.
“Per mancanza di collaborazione fra intelligence tunisina e italiana – ha aggiunto Toninelli – il giovane tunisino, che probabilmente era già radicalizzato, non era stato segnalato come soggetto pericoloso e per questo non è scattato il rimpatrio forzato immediato. La Tunisia ha enormi problemi economici e sociali che hanno portato gli integralisti islamici a fare incetta di giovani e giovanissimi da radicalizzare”.

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