FREE GREEN SICILIA. CATANIA: VIA DUSMET RESTI REALMENTE PEDONALIZZATA O SI RIAPRA AL TRAFFICO COME DI FATTO LO E’ !

“NON UNA MA 10 100 1000 ZONE PEDONALI E PISTE CICLABILI IN OGNI PARTE DELLA CITTA’ AFFINCHE’ CATANIA SIA TRA LE PRIME CITTA’ PER QUALITA’ DELLA VITA!”

Il tratto di via Dusmet, 180 metri che costeggiano la villa Pacini e i palazzi storici Arcivescovile e Biscari che avrebbe dovuto essere interdetto ai mezzi a motore è di fatto aperto al traffico e al parcheggio veicolare, vista l’assenza di senso civico dei trasgressori che di fatto, vista la penuria di controllo, restano impuniti, come già abbiamo più volte segnalato inascoltati chiedendone per mera provocazione  la sua riapertura alle auto e ai motorini.
Il Comune che ne ha emesso l’ordinanza di chiusura nel 2016, sostenuto dalla maggioranza dei cittadini e da associazioni ambientaliste come la scrivente avrebbe l’obbligo di farla rispettare così come nelle altre vie precluse alla quasi totalità dei mezzi a motore (come il tratto di via Etnea da piazza Università alla Villa Bellini e la ZTL di piazza Bellini e dintorni e così via) che giornalmente vengono attraversate o usate come parcheggio dai soliti incivili automobilisti sicuri di farla franca.
Purtroppo e come i cittadini hanno potuto sperimentare a loro spese – sostiene Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia – le scelte significative e civili a difesa della libertà di movimento di cittadini e turisti a Catania restano aleatorie ovvero durano l’arco di pochi giorni. Come dovremmo sapere a Catania sono poche le strade e le piazze limitate o vietate del tutto al traffico veicolare a combustione, ma di fatto restano aperte in quanto gli automobilisti e i motociclisti incivili e irresponsabili in città sono in gran numero e ovviamente cercano in tutti i modi di non rispettare tali divieti (agevolati da un precario controllo del territorio da parte degli organi preposti) il tutto a danno della sicurezza degli indifesi cittadini. Oltre al grave aspetto di una città che si considera europea in cui del tutto assenti sono le piste ciclabili salvo che al lungomare.
Contemporaneamente all’ordinanza di chiusura del tratto di via Dusmet– afferma il portavoce Alfio Lisi – Free Green Sicilia ha proposto pubblicamente al Comune non una ma “10 100 1000 zone pedonali e piste ciclabili in ogni parte della città…”, ovvero di aumentare le zone pedonali e le piste ciclabili dove i cittadini e i ciclisti possano accedere senza incorrere in alcun rischio e senza dover respirare aria inquinata, e tenute sotto controllo, affinchè Catania dagli ultimi posti tra le città a misura d’uomo possa salire tra le prime in Italia e in Europa.
Eppure le statistiche di varie istituzioni sanitarie pubbliche parlano chiaro dei danni che il traffico provoca alla salute: secondo il rapporto dell’Agenzia Ue per l’ambiente in Europa 3,9 mln di persone abitano in aree dove sono superati contemporaneamente e regolarmente i limiti dei principali inquinanti dell’aria (Pm10, biossido di azoto e ozono) e l’Italia si trova al secondo posto in Europa per morti per Pm2.5 (60.600) e al primo per le morti da biossido di azoto (20.500) e per l’ozono (3.200).
Per l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ogni giorno più del 90% di bambini sotto i 15 anni nel mondo respira aria inquinata che è la causa di 600 mila morti infantili dovute allo smog respirato in casa e fuori. L’Italia fa parte dei paesi con la qualità dell’aria peggiore, tanto che il 98% dei bambini è esposto a livelli troppo alti di polveri ultrasottili. “L’aria inquinata – afferma Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore Generale dell’Oms – sta avvelenando milioni di bambini e rovinando le loro vite. Questo è imperdonabile. Ogni bambino dovrebbe poter respirare aria pulita per crescere al massimo del proprio potenziale”.
Ma purtroppo a Catania per un passo verso il vivere civile e a misura d’uomo si rischia poi di farne due indietro nel senso opposto rimanendo inchiodati tra gli ultimi tra le città italiane per qualità della vita.

Alfio Lisi
Portavoce
Free Green Sicilia

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