In occasione della conferenza stampa dell’evento online “Economy of Francesco, Papa Francesco e i giovani da tutto il mondo per l’economia di domani” – che si svolgerà dal 19 al 21 novembre 2020 – la Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi Francesca Di Maolo ha sottolineato l’urgenza di un cambiamento che possa riportare tutti a partecipare alla vita partendo da un’economia che sappia accoglierla e difenderla, che sia al servizio dell’uomo, inclusiva e che si prenda cura del creato.
Assisi, 27/10/2020 – Questa mattina, in occasione della conferenza stampa per il lancio dell’evento online “Economy of Francesco – Papa Francesco e i giovani da tutto il mondo per l’economia di domani”, la Presidente dell’Istituto Serafico di Assisi Francesca Di Maolo ha portato un saluto a tutti i partecipanti e relatori, sottolineando l’urgenza di un cambiamento che possa riportare tutti a partecipare alla vita per dare voce alle tante persone ferite dalla povertà, dal limite, dalla malattia e dall’abbandono. Economy of Francesco si terrà on line dal 19 al 21 novembre 2020 a causa della grave emergenza sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19. Il comitato organizzatore – di cui fa parte anche l’Istituto Serafico – ha pertanto deciso di celebrare l’evento internazionale interamente in modalità online, con dirette e collegamenti streaming con tutti gli iscritti e i relatori. È stata confermata anche la partecipazione “virtuale” di Papa Francesco, in attesa del successivo incontro in presenza, che è previsto sempre ad Assisi – città simbolo di pace, spiritualità e fraternità – nell’autunno 2021 quando le condizioni sanitarie permetteranno di assicurare la partecipazione di tutti.
«A marzo 2020 eravamo pronti a spalancare le porte della città e di tutti i luoghi francescani per i giovani economisti. Questi luoghi non potranno, per quest’anno, accogliere fisicamente i giovani, ma saranno tutti ugualmente presenti attraverso le immagini che faranno da sfondo all’evento. Immagini che non sono una semplice coreografia, ma che evocano il messaggio di Assisi di pace e di fraternità e simboleggiano i significati profondi di come un’economia possa tornare a mettere al centro la persona – dichiara la Presidente Di Maolo – Abbiamo tante attese nei confronti di questi giovani che, anche se non potranno essere fisicamente nella nostra città, da mesi sono al lavoro per un cambio di rotta dell’economia. Chi se non i giovani possono ancora sognare guardando a come dovrebbe essere il nostro domani? Un futuro senza guerre, senza abbandoni, in cui possa crescere un’economia che sappia accogliere e difendere la vita, che sia al servizio dell’uomo, inclusiva e che si prenda cura del creato. In tanti attendiamo questo evento».
«Il 28 marzo scorso al Serafico di Assisi, un centro sanitario che da quasi 150 anni si occupa di bambini e ragazzi con gravi disabilità, e che è membro del Comitato organizzatore, avremmo voluto abbracciare i giovani economisti e insieme a loro avremmo voluto ribadire, alla presenza del Santo Padre, che non c’è sviluppo se si perde di vista l’uomo e la sua cura. Non c’è sviluppo e non c’è futuro se non custodiamo la vita più fragile e indifesa. Avremmo voluto lanciare questo appello in modo forte, accanto ai nostri ragazzi che rappresentano l’incarnazione del limite e della vulnerabilità umana, ma anche accanto ai nostri medici, infermieri, terapisti, operatori sanitari ed educatori, che silenziosamente ogni giorno si prendono cura di loro – sottolinea la Presidente – Negli stessi giorni in cui avremmo voluto lanciare questo appello, ci trovavamo chiusi al Serafico, come lo siamo tuttora, in piena pandemia, impegnati a curare i nostri ragazzi e con la paura di uscire da questa emergenza ancora più dimenticati di prima del suo inizio».
«Sulla nostra pelle viviamo disuguaglianze sistematiche in ambito della salute che sono ingiuste e inique perché non sono determinate da fattori biologici, ma da politiche economiche che scartano le vite più fragili. Il Serafico partecipa ad Economy of Francesco per dare voce a tante persone ferite dalla povertà, dal limite, dalla malattia e dall’abbandono. Siamo in questo processo sin dall’inizio per aiutare i giovani economisti a tenere fissi i loro occhi sulle persone che sono ai margini delle nostre società. Nessuna strategia, nessun progetto potrà essere davvero innovativo se non porta con sé i volti che danno senso e fine alle azioni. L’evento di Assisi si aprirà con un video realizzato dai ragazzi del Serafico che parla del sogno segreto che custodiscono nella loro anima” – ha spiegato Francesca Di Maolo, che in chiusura ha ringraziato tutta l’organizzazione di Economy of Francesco per aver dato al Serafico la possibilità di stare in questo processo, “pur sapendo che noi non abbiamo risposte da dare, ma possiamo solo contribuire al cammino che si è avviato, consegnando l’urgenza di un cambiamento che possa riportare tutti a partecipare alla vita. Siamo certi che i giovani potranno arrivare a desiderare questo cambiamento attraverso gli occhi delle persone ferite dalla vita, e quando un sogno parte dal cuore e vola sulle ali della fraternità, niente potrà arrestare la sua corsa. Ce lo ha insegnato il giovane Francesco più di 800 anni fa e ce lo ha ricordato il Santo Padre solo tre settimane fa ad Assisi quando ha firmato sulla tomba del Santo l’enciclica “Fratelli tutti”» .
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Il Serafico, fondato nel 1871, è un modello di eccellenza italiana ed internazionale nella riabilitazione, nella ricerca e nell’innovazione medico scientifica per i ragazzi con disabilità plurime. Convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per trattamenti riabilitativi residenziali, semiresidenziali ed ambulatoriali, il Serafico accoglie e cura ogni giorno 166 pazienti, provenienti da tutto il territorio nazionale, per un totale di 16.157 trattamenti riabilitativi e 17.297 trattamenti educativi-occupazionali all’anno (dati 2019). In una superficie complessiva di circa 10.000 mq, posta su di un’area di 40.000 mq, sono disponibili 84 posti letto in regime residenziale, 30 posti letto in regime semi-residenziale, oltre ad un servizio ambulatoriale e di valutazione diagnostica-funzionale. Le persone al servizio degli utenti sono oltre 200: circa 170 tra collaboratori e dipendenti e i numerosi volontari, che mettono in campo non solo capacità e competenze, ma anche un “capitale di umanità” in grado di entrare in sintonia con i pazienti. Per informazioni: www.serafico.org