TRIBUNALE: LO SMARTWORKING DEI PERSONALE DEGLI UFFICI GIUDIZIARI FINO AL 31 DICEMBRE 2020 –  INFO N°154-

TORNA IL LAVORO AGILE NEGLI UFFICI GIUDIZIARI

A cura degli Avv. Roberto Nicodemi e Giorgia Celletti
Buongiorno colleghi,??

Vi ricordiamo che il 14 ottobre 2020 è stato sottoscritto l’accordo sullo SMART WORKING tra il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e i sindacati.
Il personale  che dovrebbe svolgere il proprio lavoro in modalità agile sarà il 50 per cento, e tale limite potrà essere superato a determinate condizioni .
Dalle comunicazioni di stampa, ci apprestiamo ad un nuova, ulteriore riduzione dell’attività degli uffici giudiziari.
Come spesso accade, o forse sempre, noi avvocati non siamo stati interpellati o ,almeno, a noi non  risulta.
Seguitiamo, come avvocatura, ad essere spettatori  e subiamo le determinazioni del Ministero senza sollevare alcuna particolare resistenza.
Sia a livello nazionale che locale, sembriamo quasi estranei a certe decisioni che influenzano il nostro lavoro quotidiano e notiamo che il Ministero sembra dare più peso ai cancellieri che agli avvocati.
Non vogliamo allargare la questione sulla nostra reale rappresentatività nel sistema giustizia, visto che riteniamo che tutti voi ne siate consapevoli ma, ci  auguriamo, che le nostre cariche apicali, questa volta, oltre “ ad evidenziare le perduranti criticità”, vogliano fare qualcosa in più.
Vedremo.
Comunque, per opportuna conoscenza, sappiate che. avrà accesso al lavoro agile il cinquanta per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità, anche mediante meccanismi di rotazione o modalità “orizzontale”, per un più ampio coinvolgimento del personale.
Una percentuale che potrà essere superata qualora non sia sufficiente a garantire il pieno accesso al lavoro agile delle categorie di lavoratori a rischio, conviventi con soggetti a rischio, lavoratrici nei tre anni successivi alla conclusione del congedo di maternità, dipendenti sui quali grava la cura dei figli sotto i 14 anni e dipendenti che raggiungono la sede di lavoro con mezzi pubblici, percorrendo una distanza di almeno cinque chilometri.
Il lavoro agile avrà ad oggetto la ricezione e gestione degli atti civili, gestione del contributo unificato, pubblicazione dei provvedimenti civili, attività di notifica di atti penali con il sistema Snt, predisposizione di rendicontazioni e atti contabili, attività di pagamento telematico, compilazione di tabelle, elaborazione dati e adempimenti connessi con gli applicativi in uso presso le singole articolazioni, anche con sistema Sicoge, analisi, studio, ricerca e stesura di testi e relazioni connesse con i compiti d’ufficio, attività di approfondimento normativo o giurisprudenziale e di elaborazione dati relativi al lavoro istituzionale, predisposizione di atti/ provvedimenti o di minute degli stessi ovvero di modulistica ovvero di documentazione tecnica, analisi, valutazione, aggiornamento e pubblicazione, anche on line, di dati, istruttoria procedimentale e gestione del fascicolo, anche cartaceo, ricezione e gestione mediante protocollazione, anche digitale, di atti amministrativi, attività amministrativa ( gestione del personale, uffici di dirigenza, relazioni con il pubblico, anche per organizzare gli accessi fisici dell’utenza presso l’Ufficio, contatti con altri Uffici dell’Amministrazione giudiziaria o di altre Amministrazioni, anche mediante sistemi telematici, servizio di centralino telefonico), aggiornamento dati statistici, analisi, monitoraggio e gestione di ogni tipo di piattaforme, reti, siti web, sistemi ed applicativi digitali, anche per eventuali interventi in remoto, partecipazione ad attività di formazione.
Ogni dipendente interessato al lavoro agile potrà presentare al dirigente una manifestazione di interesse, sulla cui base verranno formate delle graduatorie nelle quali avranno la precedenza i lavoratori delle categorie suddette.
A ciascuno verrà assegnato un progetto individuale, con periodica verifica dei risultati, che dovrà comunque garantire pari opportunità ed evitare discriminazioni, senza incidere sulla natura giuridica del contratto né sul trattamento economico, esclusi il trattamento di trasferta, il buono pasto, straordinari o riduzioni di orario.
Sicuri di svolgere con serietà ed impegno l’incarico da voi affidatoci, rimaniamo a vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento, anche telefonicamente  al numero 3286928765,
Con l’impegno di sempre.
I CONSIGLIERI COA ROMA
Avv. Roberto NICODEMI e Avv. Giorgia CELLETTI

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