Roma, 13 ott – “Il rilancio del partenariato tra Ue-Africa in materia di cooperazione allo sviluppo, sicurezza e gestione dei flussi migratori deve necessariamente accompagnarsi ad una rivoluzione copernicana nei rapporti economici e finanziari tra Europa e Africa. E’ inutile fare cooperazione con una mano se con l’altra si continuano a tollerare forme di neocolonialismo e sfruttamento predatorio delle risorse naturali, finanziarie e umane del continente africano”.
Lo ha dichiarato in aula il senatore Gianluca Ferrara, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Commissione Esteri di Palazzo Madama, in occasione delle comunicazioni di Conte sul Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre.
“Non mi riferisco – ha spiegato il senatore M5S – solo a certe multinazionali europee che depredano, inquinano e impoveriscono le terre e i popoli d’Africa, facendo affari con regimi corrotti o peggio ancora vendendo loro armi che alimentano guerre e crisi umanitarie. Penso anche ai paradisi fiscali europei dove i suddetti governanti africani corrotti nascondono quasi un terzo della ricchezza del continente africano, un furto che, cito dati Ocse e Onu, ogni anno sottrae al fisco africano tra i 50 e 100 miliardi di dollari, cioè l’equivalente o il doppio del valore annuale di tutti gli aiuti internazionali allo sviluppo che arrivano in Africa. Con una mano si dona e con l’altra si ruba il futuro dei popoli africani. Ecco – ha concluso Ferrara – l’Europa deve cambiare radicalmente anche sotto questo aspetto, onorando le sue profonde radici etiche e umanistiche”.
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