“L’Azerbaigian, nonostante sia il paese aggredito militarmente e i suoi territori rimangano sotto l’occupazione, ha accolto positivamente gli appelli della comunità internazionale per un cessate il fuoco, poiché noi siamo sempre stati per una soluzione pacifica del conflitto. Ma ciò che è avvenuto durante le ultime 24 ore dimostra ancora una volta il disprezzo dell’Armenia per le norme e i principi fondamentali del diritto internazionale e il suo tentativo, vittimizzandosi, di trarre in inganno il mondo. Questo accordo ha incoraggiato l’Armenia a rafforzare i suoi atti terroristici contro l’Azerbaigian, ad attaccare le nostre città e ad uccidere i nostri civili, con l’uso di bombe a grappolo. L’esperienza ha dimostrato un’altra volta che l’approccio bilanciato verso le parti del conflitto e il metterle sullo stesso piano non ha portato nessun risultato, anzi ha favorito l’aggressione dell’Armenia e la sua mancanza di rispetto per il diritto internazionale. Aspettiamo che il governo italiano, tutto il mondo politico, la società civile d’Italia condannino le barbarie e il terrorismo di stato dell’Armenia e adottino misure decisive per costringere l’aggressore Armenia a rispettare il diritto internazionale e i suoi obblighi internazionali”.