ANMIL vittime sul lavoro. Paolo Capone, UGL: “Basta stragi, più cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro”

 

“La 70ma giornata nazionale in memoria delle vittime sul lavoro è un’occasione per riflettere su quanto sia necessario implementare una maggiore cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso una adeguata formazione dei dipendenti e più controlli, specialmente nei settori che sono a rischio di infortuni. Salute e sicurezza dei lavoratori devono essere tra le priorità dell’agenda di Governo, con l’obiettivo di prevenire e contrastare gli incidenti mortali che sono, tuttavia, in costante aumento. Infatti l’Inail, nei primi otto mesi del 2020, ha registrato 823 morti sul lavoro, un incremento pari al +20,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di sicuro, la pandemia Covid-19 ha influito negativamente sui dati e non ha soltanto messo in ginocchio l’economia del Paese ma ha anche seminato morte anche tra i lavoratori. In tal senso, vorrei fare un plauso a tutti coloro che durante il lockdown non si sono fermati, mettendo a rischio la propria vita, per garantire continuità ai servizi dei cittadini. Da anni l’UGL è attiva sul campo con la manifestazione ‘Lavorare per vivere’ itinerante per l’Italia e volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’. Unendo le nostre energie dobbiamo dire basta a queste stragi silenziose sul lavoro”. Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alla Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro indetta dall’ANMIL, Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, che si terrà domenica 11 ottobre.

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