Dal 12 al 15 novembre, torna a Varese il festival del giornalismo digitale. Più di 20 incontri in presenza e tre serate per capire come la comunicazione digitale ha trattato l’emergenza sanitaria
In allegato foto dell’edizione 2019 del festival. Altre immagini sono disponibili qui: https://drive.google.com/drive/folders/1qKxzbOj9SdekDixS8xAVkt6tnOiKbHKF?usp=sharing
Varese non rinuncia al festival del giornalismo digitale. E, proprio in epoca di Covid, alla pandemia è dedicata l’edizione 2020 di Glocal. Dal 12 al 15 novembre, la Città giardino torna ad essere protagonista di un appuntamento atteso che, nei suoi nove anni di storia, ha saputo raccontare il presente e delineare il futuro della comunicazione digitale. Organizzato da Varesenews, Glocal 2020 guarda alla relazione tra informazione ed emergenza sanitaria, in un’ottica biunivoca, cercando di descrivere come la prima si è rapportata con la seconda, ma anche come la seconda ha cambiato la prima. «Perché, cambiando le nostre abitudini, la pandemia ha cambiato anche il modo di approcciarsi all’informazione; ha costretto a rivedere modalità e tempi di fare informazione. In un certo modo, il Covid ha restituito all’informazione quel ruolo centrale, restituendo però anche quella responsabilità che deriva dal fare giornalismo in modo corretto perché mai come negli ultimi mesi ci siamo resi conto di quanto l’informazione sia il lievito della conoscenza», osserva Marco Giovannelli, direttore di Varesenews e ideatore del festival.
Nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria, si è deciso di proporre il festival “in presenza”. «Una scelta precisa dettata dall’importanza del tema e dall’esigenza di tornare a confrontarsi su un argomento che occuperà ancora a lungo le pagine dei giornali di tutto il mondo», aggiunge Giovannelli. «Gli incontri, oltre una ventina, sono organizzati tenendo conto di tutte le norme di sicurezza, quindi i posti saranno ridotti e sarà necessario prenotare».
Il festival si apre il 12 novembre mettendo subito a fuoco il tema: all’incontro “Emergenza Covid: le fonti, le testimonianze, le fake news, la deontologia dei giornalisti” sono attesi gli interventi di Valerio Staffelli (Striscia la notizia), Michele Vitello, Vito Romaniello (LaPresse), Luca Viscardi (Radio Number One), Alessandro Politi (Le Iene) e Alessandro Galimberti (presidente Ordine dei Giornalisti della Lombardia). Sarà importante ascoltare le testimonianze dei giornalisti che hanno contratto il virus e che per alcune settimane hanno vissuto in prima persona quello che poi hanno raccontato sul loro giornale. Modera Paolo Pozzi, portavoce del presidente dell’Ordine lombardo dei giornalisti. Inizio alle 9 in sala Campiotti a Varese.
Il programma prosegue affrontando la “scienza in prima pagina”, ovvero: come comunicare correttamente dati e ricerche scientifiche, trasmettendo anche il grado di incertezza che, per sua natura, la circonda? Spazio inoltre al mondo dello sport, dal campo da gioco al business, con le competizioni ferme le testate sportive sono state costrette a reinventarsi.
La pandemia ha significato anche smartworking. Quindi, la riorganizzazione delle redazioni, la continuità produttiva e gli scenari futuri. Tra i relatori degli incontri previsti venerdì 13 novembre in Sala Campiotti: Roberta Villa, giornalista e divulgatrice scientifica, diventata celebre sui social grazie al suo modo di spiegare la pandemia in tutti i suoi aspetti, sociali e medici, anche attraverso le stories su Instragam; Isaia Invernizzi, datajournalist dell’Eco di Bergamo: è colui che nei giorni in cui i dati venivano diffusi spesso in maniera acritica ha contribuito a dare un ordine alle informazioni e a combattere l’infodemia; Umberto Rosini Technical Project Manager alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’esperto che ogni giorno ha compilato il bollettino sui contagi, la notizia più attesa dagli italiani.
Anche quest’anno Festival Glocal porta con sé i due premi giornalistici che dal 2018 accompagnano il festival. Il primo, riservato ai video maker e dedicato alla memoria di Angelo Agostini, chiede ai partecipanti di candidare progetti che raccontano il locale che incontra il globale, un concetto ben riassunto dal nome del festival. Possono partecipare i lavori pubblicati dopo il 31 ottobre 2019. In palio per il vincitore un premio di 1.000 euro. Il secondo è invece riservato invece ai giornalisti che lavorano con i dati. Per partecipare, i candidati devono proporre un lavoro di data journalism pubblicato su una testata giornalistica riconosciuta dopo il 31 ottobre 2019. In palio un premio da 500 euro.
A corollario degli incontri, tre le serate previste: il 12 novembre, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio intervista Gianfranco Fabi, giornalista e professore dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza; il 13 novembre, Michele Mezza presenta una serata dedicata al ricordo del filosofo Giulio Giorello scomparso lo scorso giugno, sarà presente anche la compagna di una vita del filosofo Roberta Pelachin. Il 14 novembre al centro congressi Ville Ponti la compagnia teatrale di Valentina Maselli metterà in scena le memorie dei lettori di Varesenews, raccolte durante il periodo di lockdown. Testimonianze di vita quotidiana, racconti emozionanti e storie di sorrisi e lacrime.
La maggior parte degli eventi Glocalnews dà la possibilità di ottenere crediti per la formazione professionale continua (FPC).
A causa dell’attuale situazione di emergenza sanitaria da Covid-19 gli ingressi agli incontri saranno contingentati e a numero chiuso. Sarà obbligatorio registrarsi su Eventbrite e sulla piattaforma Sigef.
Per l’accesso ai luoghi è prevista l’adozione rigorosa delle misure di protezione previste dai protocolli sanitari: sarà rilevata la temperatura, è obbligatoria la mascherina, sanificare le mani e mantenere la distanza di un metro. Qualora la situazione dell’emergenza sanitaria dovesse mutare, gli organizzatori si riservano di modificare le procedure di accesso.
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