Consolidare il rapporto con il territorio per coinvolgere le persone nei programmi in maniera attiva e contribuire così alla costruzione della collettività. Per unire la comunità locale in una voce collettiva il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci e Marinella Senatore invitano i cittadini di Prato ad inviare un suono appartenente alla propria quotidianità, riflesso del momento che stanno vivendo.
Fino al 25 ottobre 2020, attraverso una open call, sarà possibile condividere brevi registrazioni di ogni tipo di suono. Marinella Senatore e il compositore Emiliano Branda campioneranno tutti i suoni ricevuti per comporre poi una partitura originale, paesaggio sonoro sinfonico composto dalle singole voci di Prato.
I partecipanti possono inviare le loro registrazioni alla e-mail: opencall@centropecci.it fino al 25 ottobre 2020.
Alcuni esempi di contributo: rumori ambientali all’aperto o provenienti dalla casa, dall’ufficio o dalla scuola; una voce, la propria voce o quella di una persona cara; una conversazione origliata; un rumore assordante; il gatto, il cane, i bambini che giocano; il traffico, il rumore della moto dei sogni; una canzone o una musica che piace o che si ha scritto; un corteo di protesta, l’esercitazione di una scuola di musica; i telai, una lavanderia o un macchinario in azione; una corsa, il suono del fiume, quello del vento tra gli alberi. Silenzio. Ogni suono che riflette chi si è o dove ci si trova.
Marinella Senatore è un’artista multidisciplinare la cui pratica è caratterizzata da una forte dimensione partecipativa e da un dialogo costante tra storia, cultura popolare e strutture sociali. Dopo l’Accademia di Belle Arti di Napoli, il Conservatorio di Musica e la Scuola Nazionale di Cinema di Roma, si dedica all’arte visiva, dove utilizza diversi media come perfomance, video, fotografia, installazione, scultura, pittura, disegno e collage. La pratica di Marinella Senatore oscilla tra il singolo e il multiplo, tra l’individuo e il collettivo, per innescare un cortocircuito in cui ognuno può facilmente identificarsi e riconoscere la propria esperienza. Ciascuna delle sue opere diventa una piattaforma in cui l’individuo può generare movimento, forza, energia che trasforma l’intera realtà, solo quando si pone in connessione con l’altro.