Rendere la legge sulle cooperative di autorecupero edilizio, approvata oggi all’Ars, uno strumento realmente utile e di aiuto per i cittadini. Questo l’obiettivo delle proposte di modifica volute da Attiva Sicilia che hanno avuto come fulcro 3 principi: ridurre l’emergenza abitativa, valorizzare e conservare il contesto urbano, con particolare riferimento al patrimonio già esistente, e incentivare processi di rigenerazione urbana.
Tra le proposte, diventate parte integrante della legge, quella relativa all’estensione dell’area in cui è possibile recuperare immobili: non più soltanto i centri storici ma l’intera area urbana. Inoltre, sono stati cambiati i requisiti delle cooperative: il numero dei soci, inizialmente fissato a un minimo di 9, adesso deve essere pari o superiore al numero delle unità immobiliari. Modificato anche il requisito reddituale per diventare soci della cooperativa nella direzione di rendere le cooperative più solide economicamente.
“Si tratta di proposte – spiegano Angela Foti e Valentina Palmeri deputate regionali di Attiva Sicilia – mosse esclusivamente dalla ratio di voler mettere a disposizione dei cittadini un testo di legge che potesse essere loro di aiuto. Tra le nostre proposte quella di estendere la possibilità di recuperare immobili inutilizzati a tutta la città, garantendo uno sviluppo ed una rigenerazione urbana maggiormente distribuita ed equilibrata. Siamo soddisfatti dal fatto che queste modifiche siano state approvate”.