Gennaro Capodanno, candidato per il partito di Forza Italia alle prossime elezioni regionali in Campania, concludendo la campagna elettorale ha incontrato alcuni operatori turistici, soffermandosi sul ruolo che la Regione deve svolgere nell’ambito del comporto.
” Un obiettivo forte, che deve qualificare e differenziare il programma della nuova Amministrazione Regionale da tutte le azioni svolte nella nostra Regione negli ultimi cinque anni, è quello di puntare al recupero della vocazione turistica del territorio regionale – ha affermato Capodanno -. La Campania, in termini di risorse naturali, culturali e monumentali oltre al proprio clima e alla gastronomia, non ha nulla da invidiare alla Toscana, alla Lombardia o addirittura al Trentino, regioni che fondano il proprio sviluppo economico e occupazionale su un giusto bilanciamento tra un tessuto di grandi e piccole imprese industriali e una consolidata industria dell’accoglienza che pesa in percentuali consistenti sul PIL regionale “.
” Lo sviluppo turistico della Campania – ha sottolineato Capodanno – non può attuarsi attraverso la sommatoria di interventi indipendenti e sporadici, ma deve seguire un percorso strategico unitario, che si traduca nell’espansione del mercato turistico attuale e potenziale per Regione e Paese di riferimento, nella destagionalizzazione dei flussi turistici in entrata e nel decongestionamento di alcune zone della regione “.
” E’ necessario – ha proseguito Capodanno – un turismo di qualità, che si concretizzi in un incremento degli arrivi e delle presenze di turisti con maggiore capacità di spesa, ma nell’ottica di un sviluppo sostenibile, ossia nel pieno rispetto dell’eco-compatibilità e della qualità di vita dei residenti “.
” Solo se si procede in questa direzione – ha concluso Capodanno -, il turismo può rappresentare uno dei veicoli di equilibrio sociale e crescita economica della Regione, superando l’attuale incidenza sul PIL regionale, che risulta inferiore a quella di altre Regione del nord e del centro del Paese. E’ in questo direzione che andrebbe attuato il riequilibrio tra zone interne e zone costiere mediante una divisione della Campania in distretti, industriali e turistici, e un recupero economico del territorio che tenga conto delle sue vocazioni e sia compatibile con l’ambiente “.