A inizio luglio avevo chiesto sia alla Presidente della Regione Calabria Jole Santelli, sia all’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti Domenica Catalfamo, un appuntamento istituzionale ed ufficiale con una comunicazione via Pec per parlare proprio della situazione dei trasporti nella Sibaritide. Con questa nota, che notificherò anche a chi di competenza, lo rifaccio ora anche pubblicamente perché la situazione non può più attendere o essere procrastinata.
La questione era stata impostata dalla passata gestione regionale che era intervenuta anche per l’istituzione del Frecciargento su mia precisa istanza notificata oltre un anno prima dell’effettiva partenza del treno. È in questo solco che si inserisce anche la costruzione della stazione di Settimo di Montalto Uffugo. Una fermata da istituire e importantissima per due motivi: sia per far aumentare i numeri del Frecciargento Sibari-Bolzano via Roma Termini, visto che servirebbe tutta l’area urbana di Cosenza e dell’Università della Calabria perché raggiungibile col trasporto unico locale, sia perché favorirebbe lo sviluppo di tutta l’area e dell’intera Regione.
La notizia dell’istituzione della suddetta fermata del treno Frecciargento anche a Settimo di Montalto era stata data nel corso della conferenza stampa di presentazione del Frecciargento nel settembre dello scorso anno (2019). Il professore Roberto Musmanno, allora Assessore Regionale ai Traporti, comunicò, dopo una interlocuzione con il dottor Maurizio Gentile, Amministratore Delegato di RFI, la realizzazione di una nuova stazione ferroviaria. Spiegando come, in attesa che questa struttura fosse realizzata, sarebbero state investite altre risorse perché, prima dello scorso Natale (2019), potesse essere approntata una piattaforma per raccogliere la domanda proveniente da tutto il bacino dell’area urbana Cosenza-Rende e dall’Università della Calabria.
In base a queste informazioni, dunque, è chiaro che i soldi ci sono e sono allocati da Rfi. Costruire la stazione di Settimo sarebbe strategico per tutto il Nord Calabria e si creerebbero le condizioni per fare in modo che l’aumento del numero dei passeggeri porti ad avere altri treni. Più trasporti, più infrastrutture significherebbe favorire un ampio sviluppo di tutta l’area in uno dei due polmoni produttivi dell’intera Regione.
Con questa comunicazione è mia intenzione anticipare proprio le richieste che farò alla Santelli e alla Catalfamo nel momento in cui sarò ricevuta. Senza dimenticare che si deve lavorare al completamento dell’elettrificazione della linea ferroviaria jonica nel tratto Sibari-Crotone per poi arrivare fino a Melito Porto Salvo.
Ribadisco che i fondi per queste due opere ci sono e sono allocati presso Rfi con il quale ho già avuto una interlocuzione e mi è stato detto che attendono solo un contatto dalla Regione per procedere allo sblocco dei lavori e dei fondi stessi.
Se questi progetti non dovessero essere ripresi e velocizzati allora saranno confermati tutti quei timori emersi in occasione della chiusura del Tribunale di Rossano con ricadute su tutto il territorio della Sibaritide e la volontà di lasciare questo territorio senza servizi e in balia degli eventi. La Presidente Santelli dovrebbe ricordare per lo scippo del Tribunale. La fascia ionica risulta essere un’area depredata e svenduta da tutta la vecchia politica. È il momento che le cose cambino prendendo un altro corso e a chiederlo è una parte importante del territorio della Calabria e dei suoi abitanti. Nell’attesa di ricevere immediati riscontri confermo che la mia attenzione su entrambe le opere resterà alta perché queste sono le richieste sacrosante che arrivano dal territorio.
Rosa Silvana Abate (M5S Senato – Capogruppo Commissione “Questioni Regionali”)