il Punto di Marco Zacchera
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Sommario: PER IL NO REFERENDARIO – CHI E’ STANCO E CHI HA STANCATO – SOCCORSI AD EMILIANO – LO ZINGARO – CRISI DI IDENTITA’ – IN VIDEO SU RAI UNO
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SI ALLARGA A DESTRA IL FRONTE DEL NO
Anche se i leader dei partiti di centro-destra non sembrano scegliere ufficialmente questa linea, è indubbio che moltissimi elettori e dirigenti che si ritrovano in questa area politica voteranno NO al referendum del 20-21 settembre, un dato in continua crescita.
La scorsa settimana, quasi casualmente, è nata tra le altre una chat del gruppo “Siamo di centrodestra e liberi di votare NO” che si è ingrossata come un fiume in piena raccogliendo le firme di centinaia di esponenti, dirigenti, parlamentari di ieri e di oggi che gravitano in questo mondo politico, tutti schierati per il NO.
Ne sono stato uno dei primi animatori perché credo davvero che questa scelta elettorale sia quella giusta. Per chi vuole discuterne, sottoscrivere l’appello, diffonderlo e saperne di più entra su
http://chng.it/ngcj7TjdXB
Certo che, soprattutto dopo il SI – pur tentennante – del PD (che pur per 3 volte aveva votato in aula contro questo stesso testo, potere della coerenza!), il referendum sta diventando ora anche un voto pro o contro il M5S e l’alleanza giallorossa di governo, già in difficoltà in concomitanza con le elezioni regionali.
Quale miglior scelta per cercare di far cadere il governo che una sconfitta referendaria o almeno un risultato che sottolinei come la gente – votando NO – chieda che si smetta con una politica fatta solo di slogan e demagogia? Come ho già sottolineato nelle scorse settimane il “taglio” è di meno un euro l’anno per italiano, pur venduto come chissà che riforma epocale.
CHI E’ STANCO E CHI HA STANCATO
Con la sua solita arroganza il premier Conte prima comunica che Mario Draghi (ipotetico suo successore) non va bene perchè “E’ stanco”, poi che lui è per altri sette anni di un “Mattarella-bis” al Quirinale ed infine – parlando con calma, intervistato senza pressione dei media – se la prende con i “negazionisti” sostenendo che in Italia ci siano stati 135.000 morti di Covid quando sono stati (per fortuna) 100.000 di meno.
Un premier che non ha neppure un’idea di quanti siano stati effettivamente i morti di Covid in Italia dopo decine di sue apparizioni “in solitaria” alla TV la dice lunga sulla sua serietà e la sua preparazione in materia.
Questo signor Conte, già “Avvocato del popolo” e inafferrabile narciso, che annuncia in anticipo che non importa se perderà le regionali perchè tanto “il governo non è coinvolto” meriterebbe una lezione, una democraticissima lezione di stile, di umiltà, di modestia. Chissà che una buona affermazione del “NO” e una batosta elettorale alla sua coalizione tra due settimane non gli serva per stare un pò zitto e magari farsi (finalmente) da parte. Personalmente, mi ha proprio stancato.
EMILIANO CERCA SOCCORSI
Domenica prossima (20 e 21 settembre) si voterà anche in 7 regioni e – a parte la Valle d’Aosta – oggi 4 regioni sono in mano ai partiti di governo e solo 2 all’opposizione. Si il centro-destra vincesse 4-2 rivoltando il risultato sarebbe un grande risultato e ancor di più se finisse addirittura 5 a 1 perchè significherebbe che anche la Toscana, storico fortino post-comunista, avrebbe votato a destra. “Firmo” per il 4 a 2 che ha nel successo in Puglia la sua chiave di volta ma intanto, alla disperata ricerca di consensi e con i sondaggi che scricchiolano, il candidato PD alla presidenza della Regione Puglia, l’uscente PD Michele Emiliano, schiera un esercito di 700 candidati e il record di ben 15 liste di appoggio.
C’è da scegliere, nell’ordine, tra il “Partito Animalista”, il “Partito del Sud”, la lista “Sud indipendente”, la “Democrazia Cristiana” (!), la “Sinistra Alternativa” e poi le liste “Emiliano sindaco di Puglia”, “Con Emiliano”, “Senso civico”, il PD “ufficiale”, “Italia in Comune”, “Popolari con Emiliano”, “Puglia Solidare e Puglia Verde”, “Pensionati ed invalidi”, “ I liberali” e infine il partito “ Pensiero ed Azione”.
Il “Partito Repubblicano” non ha presentato liste, ma annuncia – bontà sua – che appoggerà Emiliano dall’esterno. Auguri !
LO ZINGARO
Va bene farsi prendere in giro, ma il troppo è troppo.
In Italia non paga mai nessuno e quindi nessuno ai vertici del Ministero della Giustizia si è preso la responsabilità dell’ennesima beffa allo Stato di “Johnny lo Zingaro”, pluriomicida ergastolano in permesso premio che è sparito nel nulla.
Da sottolineare che per lo Zingaro si tratta della sua seconda evasione dopo la condanna all’ergastolo vista quella avvenuta – sempre con l’ergastolano in permesso-premio – il 30 giugno 2017 quando era (o doveva essere) detenuto nel carcere di Fossano.
Eppure lo Zingaro è un criminale decisamente pericoloso: omicida, sequestratore di persona, catturato dopo un conflitto a fuoco con la polizia.
Che un ergastolano abbia dei permessi premio è già cosa da discutere, ma se li ottiene ed evade dovrebbe perdere il diritto di averne di nuovi e invece – appena tre anni dopo l’ultima evasione! – “Johnny lo Zingaro” non solo ne ha avuti di nuovi, ma è nuovamente sparito: errare è umano, perseverare – da parte della Giustizia italiana – sembra diabolico!
D’altronde è la Giustizia italiana ad andare alla rovescia: a 6 mesi dall’inizio della pandemia del Covid più della metà dei mafiosi e criminali scarcerati “per motivi di salute” sono ancora in libertà e non sono rientrati in carcere, anche se fisicamente stanno benissimo.
A pagare, insomma, sono sempre e solo le vittime.
CRISI DI IDENTITA’
Sarà una sciocchezza, ma che conferma la poca praticità della nostra burocrazia. Non so se molti lettori abbiano già acquisito la nuova carta d’identità elettronica plastificata che sostituisce quella cartacea. A differenza di ogni altra parte d’Europa quella italiana ha un formato “mini”, così “mini” da risultare praticamente illeggibile. Si sono persi anni in ricorsi e processi per l’assegnamento della fornitura e il prodotto che ne è uscito è assolutamente poco pratico, tentare di vedere per credere.
IN VIDEO SU RAI UNO
SABATO 12 SETTEMBRE, ALLE ORE 14 SU RAI UNO, andrà in onda la trasmissione “ LINEA BLU – LAGO MAGGIORE” una intera trasmissione dedicata ad una panoramica sul nostro lago. Non so ovviamente come sia stata montata la puntata di questo noto appuntamento televisivo settimanale, ma dovrebbe essere trasmessa anche una mia intervista sulle problematiche del lago e della pesca: per chi vuole, buona visione!.
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BUONA SETTIMANA A TUTTI MARCO ZACCHERA