Moro, la figlia Maria Frida a Conte: “Inapplicata la legge sulle vittime del terrorismo”

 

 

Maria Frida Moro, figlia maggiore di Aldo Moro, attacca duramente Giuseppe Conte per non avere applicato la legge in favore delle vittime del terrorismo. La primogenita dello statista ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978, sottolinea che un pugliese e professore di diritto come Conte “avrebbe dovuto almeno rispondere per rispetto di Moro” alle lettere inviate da Maria Frida in questi mesi che chiedevano l’applicazione della la legge 206 del 2004 in favore delle vittime del terrorismo.

 

Eppure al tempo stesso il giorno della sua morte, il 9 maggio, è diventato il giorno del ricordo delle vittime tutte.  “Anche se il Parlamento è stato quasi esautorato e la Costituzione si avvia a essere fatta a brandelli, c’è un limite a tutto – dichiara la Moro -. Se la legge non sarà adeguatamente applicata per mio padre, lei, Presidente del Consiglio e pugliese doc, ne risponderà di fronte alla storia. Al suo posto io eviterei di dire che nessuno resterà indietro e mi vergognerei fino in fondo all’anima” conclude.

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