Napoli: apertura della campagna elettorale di Forza Italia

 

Capodanno: “Sembrava di essere a una puntata della corrida”

 

            ” In quasi mezzo secolo di vita politica, a partire dalle prime esperienze nella democrazia cristiana, un vero partito del quale oggi si avverte la mancanza, e che risalgono agl’inizi degli anni ’70, avendo peraltro partecipato, sovente in prima persona, a numerose campagne elettorali, non ho mai visto nulla del genere – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, candidato indipendente nella lista provinciale di Napoli, per Forza Italia, alle prossime elezioni regionali -. All’apertura della campagna elettorale di stamattina sembrava di assistere a una puntata della famosa trasmissione “La Corrida” con tanti dilettanti allo sbaraglio “.

 

            ” I candidati – afferma Capodanno -, molti dei quali, come me, al primo cimento in questa formazione politica, non conoscendo buona parte dei presenti, vagavano nella sala dell’hotel Mediterraneo, cercando di capire cosa dovevano fare, mentre si sprecavano i flash e le interviste esclusivamente indirizzate ad alcuni dirigenti, sempre gli stessi, quelli che poi, una volta che finalmente i lavori sono iniziati, hanno preso la parola per trasformare quella che, nelle intenzioni, doveva essere la presentazione dei candidati e di un programma politico del partito con l’apertura della campagna elettorale, in una sorta di comizio.  Solo che la platea non era formata da elettori passivi ma esclusivamente da candidati oltre che dai giornalisti invitati. Il piatto forte della mattinata è stato poi il lungo concione telefonico, presumibilmente registrato, di Berlusconi che ha ripetuto le stesse cose dette dagli altri oratori. Slogan e frasi che, come un mantra,  si reiterano uguali da sempre “.

 

            ” Se all’ingresso della sala avessero fornito almeno una targa da appendere al collo – ironizza Capodanno – almeno avremmo saputo chi erano gli altri candidati della lista, buona parte dei quali, tra di loro, non si sono mai conosciuti né visti. E come se la squadra del Napoli schierasse in campo  per la prima volta undici giocatori che non hanno mai giocato insieme e che addirittura non si conoscono e pretendesse pure di vincere! “.

 

           ” Invece d’inutili discorsi soporiferi, visto che si sono alternati sul palco ben quattro oratori – sottolinea Capodanno -, bastava che si presentasse una sola persona, esponendo ai rappresentanti dell’informazione le linee programmatiche del partito in questa campagna elettorale e chiamando sul palco a uno a uno i candidati, presentandoli tra di loro e alla stampa con un breve curriculum “.

 

            ” Una buona occasione sprecata – conclude Capodanno -. Ma anche l’ennesima testimonianza delle ragioni per le quali questa formazione politica non  è mai crescita a Napoli e in Campania, arroccata da sempre sui soliti noti. Incapace dunque di valorizzare le risorse esterne che provengono dalla società civile e  che pure nel tempo hanno tentato di avvicinarsi ad essa “.

 

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