Un sistema farraginoso con troppi passaggi e il coinvolgimento dei centri per l’impiego: sarebbe questo il motivo che blocca il pagamento dei tirocini extracurricolari dell’Avviso 22 all’assessorato regionale alla Famiglia. In sospeso ci sono migliaia di tirocinanti che dovrebbero ricevere l’indennità bimestralmente, pari a 500 euro mensili. “Invece – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e componente del gruppo Attiva Sicilia – questi pagamenti non sono effettuati secondo le scadenze e si accumulano ritardi su ritardi”.
“Già nello scorso febbraio – spiega Foti – avevamo puntato l’attenzione sulla questione ed era stata presentata un’interrogazione a cui adesso chiederò si risponda in commissione per capire chi all’origine ha concepito un iter così complicato per il pagamento dei tirocini. Ad oggi, dopo 6 mesi, la situazione non è cambiata. Fra l’altro, alla farraginosità del sistema di pagamento si unisce la mancanza di personale nei centri per l’impiego, anche a causa delle mancate assunzioni. L’assessore Scavone non ha amcora avviato i concorsi, previsti nella legge sul reddito di cittadinanza, anche se alla Regione sono già stati assegnati i fondi. Stiamo parlando di 1.135 istruttori e funzionari che dovrebbero essere assunti entro il 2021. Altre regioni italiane, a differenza della Sicilia, hanno già espletato le procedure concorsuali”.
Un cocktail al veleno fatto di burocrazia per i giovani che hanno creduto in una misura di avviamento al lavoro che si è tramutata nell’ennesima esperienza fallimentare. Tanti sono i datori di lavoro che hanno anticipato le somme ai tirocinanti e che aspettano, in un momento di crisi così drammatico, di capire se rivedranno quanto anticipato.