Cinema italiano protagonista di una manifestazione innovativa dal fascino retro. Intervista al direttore artistico Cristiano de Florentiis

Boom di presenze al Drive-In film festival di Toronto

Toronto – “Il Lavazza Drive In Film Festival, organizzato dal 20 luglio all’Ontario Place di Toronto in partnership con l’Ambasciata Italiana a Ottawa, sta superando ogni più rosea aspettativa sotto tanti aspetti”. Lo ha dichiarato Cristiano De Florentiis, organizzatore del festival e direttore artistico dell’ICFF.
De Florentiis, che si è definito molto soddisfatto dei risultati dell’iniziativa, ha spiegato che il primo aspetto  del successo del festival è stata l’immediata e incredibile risposta del pubblico. I film hanno registrato il tutto esaurito in pochi giorni e si prevede un record di presenze per questo genere di manifestazione. “Questo significa – ha detto De Florentiis – che c’era veramente bisogno di un evento di questo tipo: un evento che riuscisse a garantire la sicurezza di chi vi partecipa, creando una bolla che è l’autovettura degli spettatori, e nello stesso tempo soddisfare il fabbisogno di socializzare e di interagire, cosa che in questi lunghi mesi ci è mancata tantissimo. Abbiamo garantito, assieme alla Provincia dell’Ontario e il comune di Toronto e il colosso delle telecomunicazioni Rogers, tutte le misure di sicurezza e fatto sentire la gente tranquilla in un periodo di paura – anche se siamo nella fase 2 c’è ancora molta paura –  e tutti hanno potuto interagire con le altre persone, con gli amici, con il resto del pubblico, godere di un film insieme e condividerne le emozioni».

«Anche stando in casa – ha aggiunto De Florentiis –  i film non sono mancati nei mesi della pandemia. Quasi tutti abbiamo provider, Netflix o Rogers,  che ce li hanno portati direttamente sul piccolo schermo, ma mancava la possibilità di condividere queste emozioni con gli altri. Ecco quindi il grande successo di pubblico che stiamo registrando. Il grande impegno profuso assieme a radio CHIN co-organizzatrice della manifestazione, era quello di ricreare qualcosa che riproducesse l’atmosfera qualitativa della sala cinematografica e che, anzi, la superasse. È stato un impegno soprattutto di progettazione economica oltre che artistica. Abbiamo costruito dal nulla una piazza all’interno del bellissimo parco dell’Ontario Place nel centro di Toronto, cioè un vero e proprio cinema drive-in che non c’era prima».

ICFF Direttore Artistico e Co-fondatore Cristiano de Florentiis

Per l’occasione, il festival ha installato un enorme schermo di 60 piedi (circa 20 metri), alto 40 piedi (12 metri), illuminato da due proiettori da 42mila lumen ciascuno, di ultimissima tecnologia Christie Digital, per una nitidezza dell’immagine eccezionale, superiore a quella che si può ottenere in un normale cinema. L’audio dei film arriva direttamente nelle autovetture attraverso le onde della CHIN, la storica stazione radio di Toronto. Questo garantisce un’ottima qualità audio. « Non abbiamo risparmiato energie – ha spiegato de Florentiis – per far sì che l’esperienza del Drive-in non fosse “di serie B”, anzi al contrario. A questo abbiamo tenuto molto, in più il pubblico può godere dell’atmosfera di un vero e proprio cinema all’aperto ».

Ogni sera per il festival sono entrate finora 200 macchine, in media tre persone a macchina, dunque come una media giornaliera di 600 persone, come un grande cinema cittadino. « È stato bello – ha dichiarato De Florentiis – vedere tutte queste auto distanziate, ma che comunque erano assieme. Ci si parlava da una macchina all’altra e gli applausi sono stati sostituiti dal suono dei clacson. Queste serate di Toronto sono state dunque rumorose come quelle di una grande città italiana, cosa che normalmente qui in Canada non accade. Qui suonare il clacson non è abitudine diffusa. Invece in questa piazza, di clacson-applausi ne abbiamo sentiti parecchi».

I personaggi, attori o registi, che hanno parlato prima dei film, hanno attirato la curiosità del pubblico, a partire proprio dalla serata di apertura che è stata un vero e proprio trionfo. Oltre all’intervento dell’Ambasciatore d’Italia, Claudio Taffuri (il programma è stato organizzato in collaborazione con l’Ambasciata italiana), non è mancata la presenza dei più alti esponenti delle istituzioni canadesi e della città di Toronto, a partire dal sindaco John Tory, due ministri federali e due ministri provinciali. « L’intervento delle istituzioni in apertura – ha proseguito De Florentiis – ha dimostrato che questa è una manifestazione molto apprezzata dalla città e dalla provincia. Non è stato voluto e percepito come un festival destinato esclusivamente a chi ama il cinema, ma come primo momento culturale di socializzazione dopo tanti mesi di isolamento. Ci ha fatto molto piacere avere il sindaco, il ministro del turismo e il ministro dell’immigrazione su questo red carpet re-inventato da attraversare in macchina. Una delle tante invenzioni di questo festival è stata proprio la passerella sul tappeto rosso, una passerella non da percorrere a piedi, come fanno le grandi star a Venezia o a Toronto, ma in macchina. Anche i due presentatori conducevano dal red carpet su due bellissime Roll Royce. Così abbiamo garantito un ambiente covid-safe e al tempo stesso creato un’atmosfera molto particolare e simpatica”. In apertura, è stata presentata l’anteprima di The Cuban, film italo-canadese con protagonista il Premio Oscar, Louis Cameron Gossett Jr., presente sul red carpet insieme all’attrice Ana Golja e al regista Sergio Navarretta, calorosamente salutati dal pubblico con numerosi applausi di clacson alla fine del film.

“È un festival particolare – ha dichiarato de Florentis – perché nasce in un momento particolare: un festival drive-in, mai visto qui a Toronto, ma che ha saputo ricreare la stessa atmosfera glamour di un festival normale. Era quello che volevamo: avere l’interazione col pubblico, il contributo extra dei filmmaker che raccontavano iI film, il “Q and A”, le introduzioni degli organizzatori. E invece dei bei vestiti si sono messe in mostra le belle macchine ».

Per le domande, gli organizzatori hanno utilizzato un modello vecchio degli anni Sessanta, che è appunto il drive-in, aggiornandolo ai tempi moderni post-covid, ossia introducendo quegli strumenti tecnologici che ci hanno tenuti vicini in questo periodo. Tra tutti, Zoom, che è stata utilizzata come piattaforma sia per il “Q and A” con le star dei film, cioè per porre le domande e ricevere le risposte, sia per le presentazioni. Tutti gli intervenuti erano provvisti di un iPad potendo così interloquire tra di loro e con il pubblico, ogni apparecchio collegato con lo schermo di 60 piedi e con la radio delle macchine.
Il festival si sta rilevando un evento promozionale di grande impatto e rilevanza per il cinema italiano in  Canada, contribuendo alla diffusione dell’immagine dell’Italia in un contesto che incoraggia il turismo, il Made in Italy, la moda e più in generale l’eccellenza del nostro Paese in svariati campi. Una porzione del costo dei biglietti sarà devoluta alla campagna AiutiAMO l’Italia, lanciata dall’Ambasciata d’Italia a Ottawa in collaborazione con la Croce Rossa canadese e destinata a sostenere l’impegno della Croce Rossa Italiana nel contrasto al Covid-19.

Tra le nazioni rappresentate: Francia, Spagna, Cina, Russia, Stati Uniti, Inghilterra, Brasile, India e Canada, con uno speciale « Focus sull’Italia », realizzato anche in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Toronto. Tra i titoli presentati: Odio l’estate diretto da Massimo Venier, Domani è un altro giorno di Simone Spada, The Cuban di Sergio Navarretta, Se mi vuoi bene di Fausto Brizzi, Pavarotti di Ron Howard.

La manifestazione si conclude a Toronto il 31 luglio per poi continuare nella città di Vaughan e ci sono ancora molti film, anche italiani, in programmazione. « La serata di chiusura prevede la proiezione di Magari – conclude de Florentiis – uno dei film più importanti e più riusciti di quest’anno in Italia. Sono contentissimo della partecipazione della regista Ginevra Elkann, che ha accettato di partecipare, naturalmente in forma virtuale, in diretta dall’Italia, e di Riccardo Scamarcio, che anche sembra intenzionato a venirci a trovare virtualmente. Ci auguriamo che l’attore possa venire di persona in Canada, quando presenteremo l’Italian Contemporary Film Festival, previsto a partire dal 12 novembre ».

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