Il tenore Andrea Bocelli, invitato al convegno in Senato dei “negazionisti del Covid”, organizzato da Vittorio Sgarbi, ha detto: “Io conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?”. E c’è da stupirsi che non ci sia stata una risata generale. Ma che ragionamento è? Poiché tra il sacco di gente che conosce Bocelli nessuno è andato in terapia intensiva, significa che la situazione non era grave? E le bare trasportate a Bergamo dai camion dell’esercito, erano vuote? Ci hanno imbrogliati i medici e gli infermieri che hanno lottato notte e giorno negli ospedali? Ed ecco l’altra barzelletta: “C’è stato un momento in cui mi sono sentito umiliato e offeso per la privazione della libertà di uscire di casa senza aver commesso nessun crimine… ho una certa età e bisogna che il sole trasformi la vitamina D… “. Ma nei giardini della splendida villa e nelle ampie terrazze a disposizione del tenore, il sole non ci arriva?
Renato Pierri