Barbuto e Corrado (Parlamentari M5S Crotone) – Risposta a Sacal sull’aeroporto di Crotone

Non crediamo che ci sia nulla da aggiungere a quanto mirabilmente hanno scritto, nei giorni scorsi,  i Vigili del Fuoco di Crotone ricordando alla Sacal che quanto verificatosi presso lo scalo pitagorico e che li ha indotti ad abbandonare il presidio per palese antigienicità dei locali a causa del mancato rinnovo del contratto di appalto per le pulizie, non è il primo degli episodi che palesano in maniera evidente lo scarso interesse  della società di gestione per il nostro aeroporto.

Non è possibile, tuttavia, tollerare l’arroganza e la protervia con le quali la società, non solo minimizza il suo gesto la cui portata, sommata alle dichiarazioni del suo presidente rese durante il lockdown in merito alla impossibilità di tornare a volare da Crotone, si palesa come un manifesto programmatico delle malcelate intenzioni negative riservate al nostro aeroporto, ma addirittura si permette di bacchettare i rappresentanti istituzionali del territorio per la mancata corresponsione delle royalties di cui all’accordo Regione/ Mise  relativo alla gestione del brand Costa Jonica cercando un capro espiatorio cui addossare le proprie malefatte che ormai non tenta più nemmeno di celare ritenendosi giustificata, a priori e a prescindere, ogni qual volta esterna negativamente sullo scalo pitagorico.

Di tale comportamento, più volte denunciato al Ministero, all’Enac, ed agli organi competenti nazionali e regionali, i cittadini crotonesi sono stufi e arcistufi. Innumerevoli sono state finora le interrogazioni da noi rivolte al Ministero che non ignora la vicenda così come non la ignora la Regione che, quale azionista della società, avrebbe già dovuto intervenire chiedendo ragione alla stessa ed al suo presidente di una gestione anomala che, invece di tendere al rilancio dell’intero sistema aeroportuale calabrese così come previsto tra gli obiettivi del piano industriale, continua a privilegiare un solo scalo su tre e cioè quello di Lamezia Terme.

Così come non è ammissibile che sia la parte politica a contattare le Compagnie aeree come Alitalia per chiedere, in un’ottica satrapesca di guerra territoriale patetica, campanilistica e mirata solo ad ottenere consensi, voli da e per alcune località piuttosto che da e per altre. L’organizzazione dei voli negli aeroporti rientra, infatti, nei compiti della società ed è alla stessa che ci si deve rivolgere insistendo affinchè razionalizzi la sua offerta su tutto il territorio nell’interesse di tutti i cittadini calabresi e anche della stessa Compagnia che vorrei ricordare, in questo particolare momento storico, si appresta ad essere rilevata dalla New Co prevista dall’art. 202 del decreto rilancio.

Ma la Sacal non riesce proprio a programmare quando si tratta di Crotone. Eclatante il caso del volo Crotone/Norimberga che l’anno scorso, oltre a consentire la riunione di tante famiglie di emigrati, ha consentito l’avvio di un proficuo scambio di visite turistiche da e per la Germania dando un po’ di respiro all’asfittica economia della zona e rafforzando gli scambi interculturali come testimonia l’Associazione Amici del Tedesco di Crotone. Anche in questo caso Sacal non è stata in grado di ottenere , nonostante l’enorme successo del volo, che l’esperienza si ripetesse con la conseguenza che la compagnia Ryan Air manterrà su Crotone solo il volo trisettimanale per Bergamo.

Ecco perché sarebbe opportuno, invece di interventi sulle Compagnie aeree, che tutti sollecitassimo  una seria riflessione sul futuro di Sacal. Una riflessione che conduca, se non ad una revoca della concessione trentennale  che potrebbe in questo momento rivelarsi controproducente,  quanto meno ad un cambio di governance che dia maggiori rassicurazioni e garanzie di attuazione del piano in industriale in virtù del quale, all’epoca, la società si assicurò la gestione dei tre scali aeroportuali calabresi. Come accade d’altronde, normalmente, in tutte le società che dimostrano evidente incapacità di raggiungere i propri obiettivi programmatici. E come urge, soprattutto in questo momento in cui entro la fine del mese, dopo svariati solleciti, si dovrebbe celebrare la conferenza dei servizi che porrà finalmente le basi per mettere a gara le tratte onerate e garantite dai 9 milioni stanziati per la continuità territoriale.

Margherita Corrado                                                                                                                                              Elisabetta Barbuto

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