Pandemia. Atroci dubbi su quanto ci è stato propinato dalla scienza!

 

Se ci fosse ancora Gino Bartali che, quando la strategia andava storta in qualche corsa ciclistica, diceva: “Tutto sbagliato, tutto da rifare…”, egli ripeterebbe oggi la stessa frase anche nei confronti della scienza medica…

Ebbene, io penso che queste parole del campione del ciclismo, si attaglierebbero perfettamente al travaglio in atto per “sconfiggere” la pandemia che, a mio avviso, da uomo della strada, ho sempre considerato cosa diversa rispetto a quanto ci hanno raccontato. Infatti, non lo nego, avevo allora paura di esprimermi per dire che detto virus non dipendeva dai…pipistrelli o altri animali, ma dall’uomo che inquina: non a torto, detto virus si è sviluppato ed è stato alimentato nei posti più inquinati d’Italia nei quali, quando anni fa ero costretto settimanalmente a passare di lì, avevo addirittura cambiato ironicamente il nome del paese lombardo di Cinisello Balsamo in Cinisello…Soffoco, mentre quando passavo vicino alla Dalmine di Bergamo, ero costretto a tapparmi il naso col fazzoletto… a causa degli odori nauseanti.

Allora mi chiedevo: “Ma si può convivere con situazioni simili”?   La risposta era ovvia allora, come lo è il risultato di oggi,  a seguito delle conseguenze intervenute. Al pari di quanto è avvenuto in Cina, a Wuhan….

Non soltanto a mio avviso, il virus ha pertanto un’origine ben precisa:  la concentrazione industriale che, gradualmente, ha scatenato un putiferio virale a cui è seguita una ancor peggio concentrazione sanitaria che ha fatto morire i malati latenti. Questa è la mia verità, suffragata anche dal dott. Stefano Montanari, anatomopatologo di fama, il quale, sulla base di rilevazioni anche satellitari oltre che anatomici sulle persone, confermano quanto ho detto da semplice uomo della strada.

La realtà è tragica e sta in quanto ho scritto più volte affrontando la paura di essere incriminato dalle istituzioni ad hoc attraverso il potentato derivante dalla loro possibilità di imbavagliarmi la bocca, non solo, ma anche di togliermi di mezzo come fanno per la concorrenza scomoda. E detta verità è questa :

il virus  si è sviluppato dalla superconcentrazione industriale dei luoghi incriminati;

la concentrazione affrettata degli ospedali per le terapie intensive non hanno permesso di ragionare con la testa chi di dovere;

la concentrazione delle terapie intensive in un unico posto ha sviluppato in maniera esponenziale detto virus che ha avuto più facilità per espandersi velocemente;

una volta insediate le predette concentrazioni chi mai avrebbe avuto il coraggio di smantellarle ?;

i tanti morti sono dovuti ad impreparazione in quanto la scienza ufficiale avrebbe dovuto sapere che non si può  pompare ossigeno ai polmoni quando questi sono occlusi da trombi a seguito infiammazione;

c’è da ipotizzare che la percentuale massiccia di morti non sia da imputare al coronavirus ma alla immissione forzata di ossigeno che non trovava appunto spazio per passare nei polmoni e quindi faceva morire la gente;

se dall’alto si impartisce di fare così, chi avrebbe mai avuto il coraggio di fare diversamente…;

il fatto orribile è che non sono state permesse le autopsie dalle quali si poteva rilevare come la scienza ufficiale abbia sbagliato tutto.

Ora stanno piovendo le denunce per questi fatti ed è giusto che sia così in quanto, in altri contesti, chi sbaglia va dritto dritto in galera, con l’attenuante, nel caso di specie, della impreparazione dovuta ad un virus singolare e sconosciuto di fronte al quale si è cercato di far qualcosa, purtroppo invano.

Oggi non serve trovare un vaccino: sarebbe come trasformare il nostro Dna in un vaccino genico, esattamente come si fa per le ONG per le piante, alterando la nostra attuale composizione genetica. E questo sarebbe mostruoso !!!

Detto questo, siamo alla pazzia collettiva, quella prevista dal filosofo Rudolf Steiner !?

Arnaldo De Porti

(Belluno-Feltre)

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