120 ettari di vigneti nel cuore di un territorio “patrimonio dell’Unesco”: culla della selezione dei vini classici piemontesi di Ricossa

Espressione dei microclimi, delle tradizioni e della cultura del territorio patrimonio Unesco di Langhe Roero e Monferrato i vini della cantina Ricossa raccontano classicità, stile e identità dei grandi piemontesi. Al centro di un suggestivo anfiteatro di vigneti, la Tenuta Ca’ dei Mandorli di Castel Boglione (AT) offre un’esperienza enoturistica con vista sui vigneti e sulla cantina.

Castel Boglione (AT), 15 maggio 2020 – 120 ettari di vigneti nelle aree più vocate di Langhe, Roero e Monferrato, il cui cuore si colloca a Castel Boglione in provincia di Asti nell’alto Monferrato dove si trova la tenuta Ca’ dei Mandorli con i suoi 80 ettari, di cui 74 vitati. Un luogo incantevole in cui i vigneti sono disposti come a formare un anfiteatro naturale di rara bellezza. E, proprio qui, si trovano la cantina Ricossa Antica Casa dotata di una suggestiva barricaia con botti di rovere e barrique per l’affinamento dei suoi vini classici piemontesi; uno spazio dove è anche possibile degustare grandi vini e prodotti tipici del territorio con vista sui vigneti.

La cantina Ricossa Antica Casa fa parte del gruppo Mondodelvino Spa; le origini del suo nome risalgono alla fine del 1800 e sono legate ad una piccola distilleria fondata dalla famiglia Ricossa alla periferia di Asti. Dopo oltre un secolo di storia, oggi la cantina è conosciuta nel mondo per la produzione di vini classici piemontesi, espressione del proprio territorio di origine e dei diversi microclimi che hanno reso il Piemonte una terra unica e vocata alla produzione di eccellenze viticole che ben si sposano con la grande tradizione culturale e gastronomica della regione. La cantina, realizzata nel 2004 nel cuore della tenuta Cà dei Mandorli, è stata pensata e costruita per inserirsi al meglio nel contesto paesaggistico ed è dotata delle più moderne tecnologie produttive, oltre che di una barricaia con botti di rovere e barrique utilizzate per l’affinamento dei vini che rappresentano i prodotti di punta della cantina. Ogni anno Ricossa Antica Casa produce quasi un milione di bottiglie per un fatturato di 4,5 milioni di euro (in crescita del 15% dal 2018 al 2019). I vini Ricossa sono distribuiti in 45 paesi nel mondo e hanno come primi importatori la Scandinavia (32%) e la Germania (15%), mentre l’Italia rappresenta il 10% delle vendite.  Grande è il lavoro di Ricossa per il raggiungimento dell’eccellenza che parte prima di tutto dalla cura dei vigneti condotti in stretta collaborazione con i viticoltori e un team guidato dall’enologa Stella Grasso. Nascono da questa sinergia grandi vini come il Nizza DOCG “Cà dei Mandorli” (100% Barbera), prodotto simbolo del territorio, coltivato nei vigneti di “Noceto di sopra” nell’area top per la produzione di questo vitigno su colline situate oltre i 450 metri d’altitudine. Oltre a questo, l’Acqui DOCG Rosè “Sei Anime” (100% Brachetto) prodotto nell’area di Sessame da cui deriva il suo nome; inoltre, la Barbera d’Asti DOCG Superiore, il Barolo DOCG Riserva, il Barbaresco DOCG Riserva, il Roero Arneis, l’Albarossa e la Barbera Appassimento Piemonte DOC. Quest’ultimo è ottenuto attraverso la particolare tecnica dell’appassimento dei grappoli che l’azienda Ricossa è stata la prima in Piemonte ad utilizzare nella vinificazione della Barbera.

Ed è nel nome della cultura dell’ospitalità tipica piemontese che, all’interno della tenuta Cà dei Mandorli, Ricossa dedica la sua splendida terrazza con affaccio diretto sui vigneti di “Noceto di sopra” a spazio di accoglienza turistica. Qui, di fronte a un anfiteatro naturale creato dai vigneti, è possibile vivere un’esperienza di degustazione unica che ben si inserisce nei percorsi turistici ed enogastronomici del territorio, magari in sella ad una bicicletta.

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