Sono un meridionale, aduso a sentir ripetere dall’Unità d’Italia il mantra della arretratezza socioculturale della mia gente. L’epidemia da Coronavirus ha invece sorprendentemente svelato, come una cartina al tornasole, alcuni aspetti della personalità e dei modi degli altoitaliani finora sommersi, ma che si sono dimostrati disastrosi per la nostra Sanità e la nostra economia. Non è desiderio di polemizzare, ma la oggettiva lettura dei trend epidemiologici. Ovviamente ai nostri connazionali così duramente colpiti nelle loro vite e nei loro affetti non può che andare simpatia e solidarietà da parte dell’intera nazione. La prossima volta che sentirò la parola “terùn”, però, non potrò che ricordare tutto questo a chi l’avrà utilizzata.
Felice Antonio Vecchione