“Non vedo l’ora che la scienza e anche il buon Dio, perché la scienza da sola non basta, sconfiggano questo mostro per tornare ad uscire. Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e occorre anche la protezione del Cuore Immacolato di Maria. Sostengo le richieste di coloro che chiedono, in maniera ordinata, composta e sanitariamente sicura, di farli entrare in chiesa. Far assistere per Pasqua, anche in tre, quattro o in cinque, alla messa di Pasqua”. Così, Matteo Salvini su Sky TG24.
Non so se Matteo Salvini, sia sincero, oppure anche in questo periodo di grave difficoltà per tutti, pensi a rimediare consensi, non lo so. Una cosa so con certezza: che non conosce bene la religione cristiana. Ne ha dato prova già altre volte. Ammesso che Dio decida di intervenire per eliminare il coronavirus con la sua mano, come ha chiesto Papa Francesco, ammesso che il Cuore di Maria (“immacolato” è pleonastico, ma va bene lo stesso) contribuisca a debellare il morbo, perché mai quest’aiuto, questo miracoloso, straordinario intervento non dovrebbe esserci ugualmente qualora le chiese restino chiuse? Un cristiano che conosce il cristianesimo sa perfettamente che non cambia un bel nulla. Anzi, il Signore e anche Maria dovrebbero essere felicissimi se la chiusura momentanea delle chiese serve ad evitare che i loro figli si ammalino e abbiano a soffrire, e a morire anzi tempo.
Renato Pierri