Maryam Rajavi: il regime si ritira di fatto dall’accordo sul nucleare, abbandonando i propri impegni; imperativo far scattare le misure restrittive previste dal PACG, col ripristino delle sei risoluzioni del Consiglio di Sicurezza

Maryam Rajavi: il regime si ritira di fatto dall’accordo sul nucleare, abbandonando i propri impegni; imperativo far scattare le misure restrittive previste dal PACG, col ripristino delle sei risoluzioni del Consiglio di Sicurezza.

La Sig.ra Maryam Rajavi, Presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, ha descritto la decisione della scorsa sera del regime iraniano di non rispettare le “limitazioni del numero di centrifughe, della quantità, della percentuale e del livello di arricchimento dell’uranio, della ricerca e dello sviluppo” nel suo programma nucleare, allontanandosi di fatto dall’accordo sul nucleare iraniano, noto come Piano d’Azione Congiunto Globale (PACG).

La Sig.ra Rajavi ha sottolineato l’imperativa urgenza di attivare le misure restrittive e di ripristinare le sei risoluzioni del Consiglio di Sicurezza contro l’Iran. La Presidente ha poi aggiunto che il regime disumano dei mullah ha usato tutti i vantaggi e le concessioni del PACG per continuare ad esportare terrorismo e bellicismo all’estero ed per portare avanti la repressione entro i propri confini.

I mullah non hanno mai fermato il proprio progetto per il raggiungimento dell’arma nucleare, nonostante stessero approfittando dei vantaggi concessi dal PACG. La mancanza di trasparenza circa la possibile dimensione bellica del progetto per l’arma nucleare del regime, il lavoro all’agenzia segreta che dirige il programma di armamento nucleare (Organizzazione di Innovazione e Ricerca Difensive – SPND), le informazioni circa la località segreta per i test (Center for Research and Expansion of Technologies on Explosions and Impact – METFAZ), rientrano in queste attività. Inoltre, il regime iraniano non ha risposto alle domande dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) relativamente alla presenza di uranio altamente arricchito, e non ha permesso colloqui con gli esperti di primo piano né con i funzionari coinvolti nel suo programma nucleare.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

6 Gennaio 2020

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