E’ il terzo pezzo (breve, per fortuna, dirà qualcuno) che scrivo, per spiegare un’osservazione, semplice, chiara, che non avrebbe bisogno di spiegazioni. Ho scritto (e questa è la terza volta): «Nella Bibbia non esiste nessuna condanna chiara, esplicita, contro coloro che maltrattano i bambini. In Efesini 6,4 si legge: “E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell'ammonizione del Signore”. Il Salmo 127:3 recita: “Ecco, i figli sono un’eredità che viene dall'Eterno; il frutto del grembo è un premio”.Tutto qua. Nella Bibbia non esiste neppure il peccato della pedofilia. Altra dimenticanza di Dio? Ancora oggi il termine “pedofilia” non compare nel Catechismo. Ancora oggi evidentemente i bambini non contano abbastanza».
Poi, poiché una lettrice non aveva ben compreso, ho aggiunto: “Gesù mostrò di avere a cuore i bambini, ma sebbene ne avesse avuta l’occasione, neppure lui pronunciò mai una condanna esplicita contro coloro che i bambini li maltrattano”. L’occasione, infatti, la ebbe, ma anziché pensare ad ammonire coloro che maltrattavano i bambini, pensò ad ammonire aspramente coloro che scandalizzavano i suoi seguaci.
Ed ecco un altro lettore che non comprende e comincia a citare versi del vangelo, quasi come se il sottoscritto non lo conoscesse abbastanza. Scrive: «Nel Vangelo di Giovanni, cap.15 – versetto 12, si legge: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati”». Ma guarda un po’. Se fosse bastato questo comandamento, gentile lettore, non si comprende perché Gesù si sia messo ad enumerare diversi peccati, perché abbia detto chiaramente che non dar da mangiare all’affamato è cosa cattiva, non accogliere il pellegrino è cosa cattiva, e via di seguito. Che bisogno c’era? Eppure lo ha fatto. Però non ha detto che maltrattare un bambino è cosa grave. Ha detto tutto, o quasi tutto, ha inveito contro gli ipocriti, contro i ricchi, ma non ha detto nulla contro coloro che maltrattano i bambini. Proprio nulla. Non gli sarà venuto in mente. Che volete che vi dica?
Ma perché un’osservazione così semplice a chiara, è tanto difficile da capire? La difficoltà sta nel non volere accettare qualcosa che non ci piace. Una cosa non ci piace e quindi cerchiamo di imbrogliare noi stessi, di arrampicarci sugli specchi, pur di negarla.
Tornando al “comandamento che non c’è”: sarebbe stato ben più importante, considerata la mancanza assoluta di tutela dei diritti dei minori, un precetto a loro difesa anziché a difesa dei genitori. Ma perché non entrambi i precetti?
Renato Pierri