ass. alla Cultura e collaboratori
Vi proponiamo
Pensare che qualcosa ancora si possa dire sull’Olocausto significa credere fortemente che i ragazzi siano ancora
la parte più importante cui rivolgere il messaggio di Primo Levi circa la memoria di quanto accaduto.
I giovani hanno bisogno di giungere ad una coscienza critica attraverso tutte le forme possibili di linguaggio
e in questo la clownerie può dare un forte aiuto. Lo spettacolo esce dalla solita modalità di racconto per recuperare
l’esperienza di una persona, che scopriremo può rappresentare il prototipo dell’ignaro “ebreo”,
che fatica a capire cosa stia succedendo in quanto si tratta di un uomo semplice, amante della vita e della gioia,
desideroso ancora di sognare. L’odio e la cattiveria gli appariranno solo al termine di questo ipotetico viaggio.
Le vacanze di Henry Regia Broggini Daniele
Lo spettacolo racconta la storia di Henry, un uomo “bambino” che non aveva capito cosa stesse succedendo;
qualcuno gli aveva fatto credere che stesse andando in vacanza. Solo più tardi, troppo tardi, capirà il luogo della sua destinazione…
Lo spettacolo è divertente e trascinante, tanto da coinvolgere il pubblico, che però, inconsapevolmente, si ritroverà di lì a poco
a rivivere l’orrore dell’Olocausto. L’obiettivo dello spettacolo è proprio questo: non un’artificiosa ricostruzione della storia,
ma una totale e dolorosa immersione nel passato, anche se per pochi minuti.
1. Lo spettacolo si può allestire anche in spazi non convenzionali, come: palestra, aula magna o un salone
2. La nostra compagnia è provvista di tutto il materiale necessario per allestire lo spettacolo in totale autonomia.
3. E’ inoltre possibile effettuare due o più repliche nella stessa giornata.