Eugenio Bolia
Come annunciato da più testate giornalistiche, domenica 20 ottobre ha avuto luogo, nell’Aula Consiliare del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, l’evento per presentare la commedia brillante in due atti ‘A cumpagnia du Puparu’ della scrittrice-poetessa Teresa Rizzo, Presidente dell’Accademia “Amici della Sapienza” di Messina.
La manifestazione è stata organizzata dal “Movimento per la Divulgazione Culturale”, presieduto dall’artista Giuseppe Messina, di cui la Prof.ssa Rizzo risulta essere socia onoraria. L’evento per onorare l’operatrice culturale, un’artista a tutto tondo (poetessa, pittrice, critico letterario ed artistico), non poteva che svolgersi nel locale più prestigioso della Città del Longano alla presenza non soltanto dell’Assessore ai “Grandi Eventi” dott. Nino Munafò (ha portato il saluto del Sindaco dott. Roberto Materia e di tutta l’Amministrazione Comunale), ma anche dei rappresentanti di prestigiose Associazioni Culturali del territorio (il presidente del “Lions Club” Giuseppe Quattrocchi, il presidente dell’“Associazione del Fante” Carmelo Eduardo Maimone, il presidente dell’“Ars Vivendi” Vito Natoli” e la presidente dell’Associazione Culturale di Milazzo “FilicusArte” Caterina Barresi).
Un breve cenno biografico dell’autrice ha fatto il Maestro Giuseppe Messina, partendo dalla poesia, passando per la pittura per arrivare al teatro. E qui il Messina, per sottolineare l’importanza del teatro nella storia, ha citato una frase tratta dal monologo di un personaggio del suo atto unico teatrale “Lamento per placido Mandanici”, “Il teatro contenitore di tante arti, il teatro che può fare piangere e ridere, può fare pensare. Anche quando si mettesse in scena la nostra morte, noi saremmo più vivi che mai, perché è la nostra vita che gli spettatori vedrebbero passare davanti ai loro occhi. Il teatro, una delle più importanti creazioni artistiche dell’uomo, non per niente sul frontespizio del teatro Massimo di Palermo si può leggere: “L’Arte rinnova i popoli e ne rivela la vita, vano delle scene il diletto ove non miri a rinnovar l’avvenire”.
Relatrici di prestigio si sono rivelate le poetesse Maria Morganti Privitera (ha parlato dell’opera teatrale di Teresa Rizzo di cui ha letto anche alcune poesie) e Giulia Maria Sidoti (ha illustrato il senso dell’opera poetica di Teresa Rizzo).
Poi le due poetesse hanno posto alcune domande all’artista messinese (figlia di un’argentina) che ha risposto dando notizie per certi versi inedite, della propria vita e del suo impegno di operatrice culturale, ma anche di operatrice sociale nel volontariato a favore dei bisognosi.
Una testimonianza ciascuno, hanno portato il presidente dell’Associazione del Fante Carmelo Eduardo Maimone (ha parlato entusiasta dell’opera letteraria di Teresa Rizzo) e lo scultore Vittorio Basile (ha anche posto alcune domande alla poetessa).
In conclusione, dopo i ringraziamenti all’Amministrazione Comunale per la concessione del locale, ai presenti tutti, alle relatrici e soprattutto alla protagonista alla quale è stato dedicato l’evento, il Maestro Giuseppe Messina, con piacere ha esaudito il desiderio di un gruppo di amici che, per l’occasione, avevano accompagnato la professoressa Rizzo: li ha guidati in visita all’“Oikos Museion”, la sua casa museo, dove si sono soffermati ad apprezzare i bronzi, le pietre ed i dipinti non soltanto suoi, ma anche quelli degli autori che ne hanno fatto donazione.
Nella foto (da sinistra): Maria Morganti Privitera, Giulia Maria Sidoti, Teresa Rizzo e Giuseppe Messina.