“Museo delle Varette”. Proposte all’Amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto dall’ex Assessore alla Cultura Ilenia Torre

Nino Bellinvia
Da anni a Barcellona Pozzo di Gotto si parla della possibilità d’istituire un Museo delle Varette.E’ bene prima precisare (come riportato su Toureis, Itinerari della Sicilia)Nella processione dei Misteri del Venerdì Santo risulta evidente la distinzione dei due paesi, Barcellona e Pozzo di Gotto, che si unirono in un unico comune solo nel 1835 e che hanno mantenuto ognuno la propria tradizionale processione. Ancora oggi, infatti, hanno luogo 2 processioni similari: quella di Pozzo di Gotto è più antica (1621), mentre quella di Barcellona è più recente (1871). Una volta addobbate le varette con luci e fiori, alle 16:00 iniziano le processioni che percorrono ciascuna le strade del proprio paese per poi incontrarsi, al tramonto, sul fiume Longano, antico confine che separava i paesi, oggi coperto dalla strada,. Per un tratto, le processioni sfilano insieme, ciascuna su un lato della strada, per poi separarsi nuovamente: la processione di Barcellona rientra, mentre quella di Pozzo di Gotto prosegue per altre 2-3 ore. Ad accompagnare i Misteri in entrambe le processioni vi sono gruppi di visillanti, cantori che eseguono il tradizionale lamento del Visilla, denominazione dialettale che indica il canto tratto dall'inno latino, Vexilla Regis, e il salmo Miserere, tipici di molte tradizioni siciliane legate alla Settimana Santa.Da ricordare che nella primavera del 2017, la città di Barcellona Pozzo di Gotto ha avuto l’onore di ospitare una delegazione dell’Unesco che personalmente l’ex Assessore alla Cultura ha avuto il piacere non soltanto di conoscere, ma anche di accogliere a Palazzo Longano unitamente al Sindaco e al Direttore del Gal e di accompagnare in visita presso alcuni dei n siti culturali più belli della città.Nell’occasione, si riaffrontò l’argomento della possibilità di istituire un Museo delle Varette, dalle quali i rappresentanti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite rimasero particolarmente affascinati.L’Amministrazione comunale individuò come sito il mercato ortofrutticolo di S. Andrea. Un’idea certamente lodevole, ma che tuttavia richiede tempi di realizzazione molto lunghi e costi ai quali, in questo momento, il Comune non è certamente in grado di far fronte.“Ed allora, per far sì che questa idea possa davvero concretizzarsi e non restare unicamente “un argomento da Settimana Santa” (dice l’ex Assessore alla Cultura Torre)– perché non immaginare soluzioni alternative, che potrebbero diventare realtà in tempi certamente di gran lunga più brevi e senza oneri per l’Ente o, eventualmente, con costi sostenibili?Se per un verso si potrebbe pensare di inserire un Museo permanente nell’ambito della programmazione che riguarda la riqualificazione del Monastero dei Basiliani, per cui ci sono dei progetti in itinere, che potrebbero essere – ove possibile – rimodulati.Ciò consentirebbe, in caso di valutazione positiva degli stessi da parte degli organi preposti, una realizzazione del Museo a costo zero per il Comune.Per altro verso, come talune Associazioni culturali che operano sul territorio hanno recentemente proposto, si potrebbe immaginare l’idea di un Museo c.d. “diffuso”, che vedrebbe collocati in unico sito i gruppi statuari che oggi si trovano allocati in “posti di fortuna”, lasciando le altre Varette, attualmente collocate in numerose Chiese della Città, negli stessi luoghi in cui si trovano da sempre”. “Tale ultima iniziativa (conclude l’ex Assessore alla Cultura) potrebbe realizzarsi, ad esempio, mediante un accordo con la Curia che consenta di riaprire al pubblico la Chiesa delle Grazie (sita ad angolo tra la Via Regina Margherita e la Via Umberto I) ed il relativo oratorio, simboli peraltro, di aggregazione e di formazione di moltissimi giovani. Ciò consentirebbe, peraltro, di dar vita ad un percorso culturale innovativo, “itinerante”, in linea di continuità con quello avviato nei tre anni precedenti con riferimento all’arte contemporanea”.
Nella foto una delle Varette delle Processioni del Venerdì Santo.

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