Gentili “Italians” del Corriere della Sera, se per caso vi capitasse di incontrare per strada un uomo un po’ matto che vi facesse uno sgarbo, vi salterebbe mai per la testa di scrivere a Beppe Severgnini: “Oggigiorno gli uomini possono rappresentare un pericolo, si rischia”? Vi verrebbe mai in mente, vale a dire, di generalizzare scioccamente o maliziosamente? E se incontraste per caso una donna un po’ matta? Vi verrebbe in mente di generalizzare e scrivere a Severgnini: “Oggigiorno le donne possono rappresentare un pericolo, si rischia”? E’ quello che ha fatto il solito misogino che così ha scritto a Severgnini nella lettera “Camminavo lungo un vialetto in città, e…”. E ha raccontato la storiella di una donna un po’ matta che lo avrebbe accusato di seguirla e minacciato di chiamare la polizia. Lui alla “ex ragazzotta”, alla “megera” offre “un caffè conciliatore”, lei gliene dice di tutti i colori, lui si nasconde in una viuzza, ogni tanto sbircia. Un ragazzino, insomma.
Ora, sapete voi quante volte ho pregato Beppe Severgnini di non pubblicare lettere di misogini, offensive verso le donne, e per di più sciocche? Niente da fare. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Misogino anche il simpatico Beppe? Forse inconsapevolmente misogino.
Renato Pierri