Ieri dicevo che molti politici e giornalisti stanno sputando sul piatto sul quale hanno mangiato e stanno mangiando, a volte anche con la…necessità di assumere un digestivo per la loro ingordigia, e mi pare che oggi le cose stiano avendo una forte accelerazione in questo senso; e ciò non tanto per ipotetica loro precipua corretta funzione, ma semplicemente perché queste due categorie “privilegiate” ogni giorno trovano il pretesto per “procurarsi il lavoro”. Come ? Il giornalista strumentalizzando i fatti nella loro interezza, spesso attribuendo più importanza al dettaglio insignificante rispetto alla sostanza dei fatti, mentre il politico, indipendentemente dalla sostanza dei fatti, si… procura il lavoro scagliandosi contro la parte avversaria anche se quest’ultima potrebbe aver fatto qualcosa di buono, e lo fa con modalità e dialettiche che lambiscono, se non addirittura superano, la vigliaccheria (quale più incontrovertibile testimonianza abbiamo tutti dagli show parlamentari e dai talk televisivi !).
Detto questo, è necessario mandare tutti a scuola di educazione e di onestà, componenti che, a mio avviso, non esistono più in quanto la politica viene demandata ai numeri elettorali qualunque sia la
preparazione del candidato, mentre il giornalismo è quasi sempre riconducibile agli interessi dell’editore, in particolare della sua linea editoriale… E’ inutile nascondersi dietro ad un dito o mettere la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi !
Quale il rimedio ? Rebus sic stantibus esso non c’è !
D’accordo, come diceva W. Churcill, non c’è sistema migliore rispetto alla democrazia, ma c’era un altro (che non era certo meno stupido di Churcill, e cioè il filosofo Platone che diceva “quando un popolo divorato dalla sete di libertà approfitta di essa, questa realtà sfocia in dittatura-tirannide: in questo clima di troppa libertà infatti non vi è più riguardo per nessuno e si sviluppa una mala-pianta, appunto la non democrazia”
Riflessione, la suddetta, che spesso accosto a quanto sta succedendo in Italia ed in certe parti del mondo al punto da non poter ipotizzare quello che potrebbe essere il futuro delle nuove generazioni.
Non sono certamente un fan di Salvini o di certe destre che pullulano nel mondo, tuttavia mi par di poter dire, come osservatore politico che, al giorno d’oggi, tutta quella gente che parla in proprio spacciandolo per interesse di altri, rispecchino questa pericolosa realtà di cui anche Salvini è una dimostrazione che, senza dubbio alcuno, incarna la realtà italiana in simbiosi con tutte le altre realtà similari nel mondo..
Mi verrebbe da dire, sia pur otturandomi il naso come diceva Indro Montanelli, “meno male che oggi ci sono Salvini ed il povero Di Maio” in quanto ora non solo saremmo senza un governo, ma avremmo già imboccato una strada pericolosa: quella dell’uomo forte, rappresentato dal capitale e non dal cervello ! Esattamente come è successo nel recente passato , realtà per la quale stiamo ancora pagandone le conseguenze con salati interessi, rispetto ai quali lo “spread” è poco più di un’elemosina…
Ergo, educazione e cultura dell’onestà, ma con queste “non si mangia”, diceva un tale di un precedente governo che lascio identificare da chi cortesemente vorrà leggermi!
Arnaldo De Porti
Feltre-Belluno