Pietro Di Tosto escluso dalla Competizione Elettorale !

Image

Pietro Di Tosto escluso dalla Competizione Elettorale !

Ieri la Commissione Elettorale, arrogandosi funzioni che non le competevano, ha deliberato la sua “non eleggibilità e/o ricandidabilità”

La Commissione Elettorale, estratta a sorte tra chi aveva dato la propria disponibilità a farne parte e riunitasi nel pomeriggio di ieri, ha escluso l’Avv. Pietro Di Tosto dalla candidatura alle Elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

Si tratta di una decisione assolutamente errata, basata su assunti del tutto opinabili e presa senza considerare minimamente:

– i pareri di eminenti Giuristi che, al contrario, hanno dimostrato l’assoluta correttezza di tale candidatura (leggi il verbale della Commissione con allegati i pareri del Prof. Tedeschini e del Prof. Amorosino),

– il precedente della Commissione Elettorale di Catania (leggi il verbale della Commissione Elettorale di Catania e il parere allegato),

– addirittura la volontà del legislatore che aveva respinto in sede deliberante l'emendamento teso ad escludere l'elettorato passivo a chi avesse rivestito la carica di Consigliere dell'Ordine negli 8 anni anteriori all'entrata in vigore della legge (vedi l'emendamento respinto).

A ciò si aggiunga che invece è stata “giustamente” ammessa la candidatura dell’Avv. Donatella Cerè, che pure si trovava in una situazione analoga a quella dell’Avv. Di Tosto essendo stata Consigliere dell’Ordine per ben 8 anni consecutivi con la successiva interruzione di soli 5 anni.

Ecco cosa non è giusto. Che si siano usati Due Pesi e Due Misure !

Un simile atteggiamento non può che far dubitare della obiettività con la quale la Commissione ha esaminato la posizione dell’Avv. Di Tosto.

Questa grave vicenda è destinata a condizionare pesantemente lo svolgimento della tornata elettorale e getta una luce preoccupante sul libero e democratico esercizio della volontà dei Colleghi Romani.

In tutti gli Avvocati con un minimo di cultura giuridica, la sentenza delle S.U., che di fatto assegna valore retroattivo a una norma che incide pesantemente su uno status soggettivo, dovrebbe suscitare un moto di protesta, un grido di dolore per il vulnus patito dalla civiltà giuridica.

E invece oggi, alcuni di quelli che aspirerebbero a rappresentare l'Avvocatura gioiscono

Del resto, chi plaude alla sentenza della Cassazione e a questa decisione della Commissione Elettorale romana può appartenere a due sole categorie di persone:

1) è qualcuno che vuole “vincere facile” e mira ad eliminare i più temuti avversari dalla competizione con qualsiasi pretesto;

2) è uno di quei candidati che non hanno mai ricevuto il consenso dei Colleghi e che aspira ad ottenere la carica per mancanza di “competitors”.

In entrambi i casi ci troviamo di fronte ai peggiori mali per l’Avvocatura !

Da parte nostra, che siamo Avvocati veri e manteniamo sempre la schiena diritta anche di fronte all'arroganza di alcuni giudici, ribadiamo che in nessun modo questa grave vicenda cambierà la coesione e determinazione (perfino rafforzata) con la quale tutti i componenti della lista “Con Mauro Vaglio al Servizio dei Colleghi” intendono portare avanti il proprio Programma per gli Avvocati Romani.

Ciò che conta sono le Idee e il Modo di Difendere e Amare l’Avvocatura !

Agli altri è proprio questo che manca

… la “G” di Giustizia !

Ecco infatti il modo in cui hanno imbrattato il nostro Manifesto …

Guarda qui sotto

Image

Sono un nuovo Blocco di testo, pronto per il tuo contenuto

Image

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: