Ho la sensazione, ma solo per non definirla certezza matematica, che l’Italia, sia già in stato di default da oltre un ventennio a causa di governi incapaci e disonesti, a partire da quello di Berlusconi per finire con quello di Renzi (dell’attuale governo ancora non si possono esprimere giudizi perché bisognerebbe aspettare il tempo operativo necessario, che peraltro non viene concesso, per esprimerli).
Di certo, quest’ultimo management non è peggio di quelli che l’hanno preceduto e che, con l’appoggio di certi soloni della stampa-spettacolo, specie in Tv, viene oggi boicottato alla luce di provvedimenti che esso si accingerebbe a materializzare ; e ciò, ancor prima di un risultato finale, dimenticando che, se l’Italia si trova in queste condizioni, lo è proprio perché molti stanno remando contro per partito preso e per motivazioni che nulla hanno a che vedere con il bene comune. Di questo governo tutto si può dire tranne che non voglia operare onestamente, per il bene di tutti, specie delle fasce più deboli.
Lasciatemi subito dire senza fare nomi che, peraltro sono già da tempo agli occhi di tutti, che anche i mass-media, inflazionati da interventi da parte di “vecchi” arteriosclerotici, rimbambiti, marionette della politica il cui scopo principale è di rendersi visibili, giocano un ruolo devastante a questo riguardo. Ed in questo contesto ci metto dentro tranquillamente anche buona parte di giornalisti di fama che, della politica si servono per non restare “disoccupati”, ma che, a mio avviso, farebbero bene a pentirsi di essere stati incapaci a descrivere le cose come stavano e, spesso, anche disonestamente.
Certi giornalisti infatti farebbero bene a non sputare tutti i santi giorni sul piatto su cui mangiano solo perché “c’è più gusto a parlar male che viceversa “ altrimenti, così facendo, si devia la pubblica opinione che, una volta sbandata, si disorienta cercando soluzioni che spesso sono peggio del “tacon chel sbrego”, come si direbbe a Venezia. Provate solo ad immaginare cosa succederebbe se, sulla scia di certe notizie scarse di fondamento, oggi tutti ritirassero i propri risparmi dalle banche e li portassero altrove..
Ora ci si mettono anche i giornalisti tedeschi a sparlare del Paese-Italia, con il quotidiano Libero che fa oggi da cassa di risonanza, affermando che torneremo alla lira.
“La Germania pensa sempre all'Italia e oggi, il quotidiano conservatore Die Welt pubblica un editoriale interamente dedicato al nostro paese. “Gara finale in Italia” è questo il titolo dell'articolo sulla finanziaria italiana. Un chiaro rimando alla manovra economica approvata dal governo gialloverde, ancora convinto di mantenere il deficit/Pil al 2,4%. Per i giornalisti tedeschi l'esecutivo sta cercando di fare arretrare Bruxelles con la conclusione che “si passerà dall'Euro alla Lira”
Queste cassandre di scarso valore meriterebbero l’ergastolo perché, così facendo, uccidono la civile convivenza sociale solo per avere visione e creare sensazione.
Si scriva invece oggettivamente che i “fondamentali” del paese-Italia esistono, eccome !, e si cerchi di adoperare il cervello a fin di bene: non ho dubbi sul fatto che l’Italia supererà anche questa difficile congiuntura determinata, anche per rabbia, da parte di chi è stato estromesso da questa politica e vuol fargliela pagare ai nuovi inquilini di Palazzo Chigi.
Arnaldo De Porti anno 1935, apolitico, Feltre (Bl)