È una pratica semplice quella che l’Italia archivia contro la Russia. Terza vittoria (8-0 in quattro riprese e mezza) su quattro partite, al termine di un match che le azzurre dominano con agilità. Per il manager Enrico Obletter è l’occasione per far girare un po’ il roster, dando un turno di riposo ad Amanda Fama e mettendo in campo Elena Chiesa a ricevere i lanci di Greta Cecchetti, con Erika Piancastelli in prima, Chiara Bassi in seconda e Marta Gasparotto interbase. Il compito di Greta Cecchetti, con l’attacco russo che sembra totalmente fuori tempo sui suoi lanci, sembra essere di ordinaria amministrazione: alla fine 10 K in 5 riprese.
Peccato solamente che l’inizio costi un infortunio a Laura Vigna che, primo battitore della partita, con 2 ball e 2 strike, nel tentativo di girare un lancio di Yulia Islamova, si procura una dolorosa contusione al quinto metacarpo della mano destra ed è costretta uscire immediatamente dal campo (a fine partita, dopo un controllo ortopedico all'ospedale di Haarlem si scoprirà che per fortuna non vi è alcunché di rotto e si tratta realmente solo di una forte contusione).
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In allegato foto (credit K73-Oldman) di Elena Chiesa