«Lavoriamo alla risoluzione del problema, c’è da capire chi sia il vero responsabile della situazione. Verificherò in tutte le sedi quanto appreso e quanto comunicatomi dal sottosegretario del Ministero alle politiche agricole Alessandra Pesce. Vagliamo anche la posizione del Consorzio di Bonifica».
Della grave situazione che si sta verificando in queste settimane – ma direi oramai consolidata da diverso tempo – nell'Alto Jonio Cosentino, ed in particolar modo a Rocca Imperiale, mi sto occupando già da qualche giorno vista tutta una serie di segnalazioni che ho ricevuto sia dagli attivisti locali del M5stelle sia dagli agricoltori e proprietari terrieri. Proprio ieri ho contattato telefonicamente il presidente del Consorzio di bonifica dei bacini dell'Alto Jonio Cosentino, Marsio Blaiotta, invitandolo a risolvere tempestivamente l'incresciosa situazione in atto onde evitare ulteriori problemi alle coltivazioni in corso non solo a Rocca ma anche in tutto l'Alto Jonio Cosentino, area la cui economia si fonda su un tipo di agricoltura di qualità e a prevalenza biologica. Lo stesso mi ha rassicurato, nel corso di una telefonata, che il problema sarebbe già stato risolto poiché la Basilicata avrebbe ceduto e garantito alla Calabria l'erogazione di un flusso idrico pari a 150 litri al secondo da utilizzare per l'irrigazione agricola viste che nelle zone lucane sono stati messi in funzione dei pozzi. Sto verificando, altresì, attraverso una serie di frequenti contatti con gli attivisti e gli agricoltori dell'area se quanto dichiarato da Blaiotta trovi riscontro. Nella stessa telefonata Blaiotta mi comunicava che il 7 agosto in Calabria ci sarà un incontro sulla questione “carenza idrica” al quale parteciperanno, tra gli altri, Vera Corbelli, segretaria dell’Autorità di Distretto dell’Appenino Meridionale, un funzionario del Ministero delle Politiche Agricole, il Consorzio di Bonifica, e al quale sarò presente anche io. Da alcune segnalazioni, però, al di là di quelli che potrebbero essere gli eventuali problemi tecnici che hanno portato alla carenza idrica, emergono i gravi e incresciosi danni provocati all'agricoltura che potrebbero derivare dal Consorzio di Bonifica stesso. Al problema della carenza idrica nell’Alto Jonio sto lavorando in queste ore a stretto contatto anche col sottosegretario di Stato alle Politiche agricole, Alessandra Pesce. Verificherò in tutte le sedi quanto segnalatomi da Blaiotta, dagli attivisti e dagli agricoltori dell'area, per arrivare ad una risoluzione più immediata possibile ed eventualmente riscontrare delle responsabilità per mettere fine all'emergenza idrica e a fare piena luce sulla vicenda per evitare che si possa ripresentare in futuro.
Silvana Abate – Portavoce al Senato per il M5S e membro della Commissione permanente Senato “Agricoltura e produzione agroalimentare” – XVIII Legislatura