Brexit, sottosegretario Merlo riceve Ambasciatore britannico in Italia: “Lavoriamo per tutelare nostri connazionali”

Inoltre nella giornata di oggi il sottosegretario Ricardo Merlo ha incontrato alla Farnesina il sottosegretario Manlio Di Stefano: collaborazione su rafforzamento rete consolare e riforma voto estero.
di ItaliaChiamaItalia – giovedì 12 luglio 2018

Il sottosegretario agli Esteri, Sen. Ricardo Merlo, ha ricevuto oggi alla Farnesina l’Ambasciatore britannico in Italia, Jill Morris. Tra i dossier affrontati, le relazioni commerciali tra Italia e Regno Unito e la presenza di una importante comunità Italiana in Gran Bretagna.
“Per l’Italia – sottolinea il sottosegretario Merlo – resta essenziale la tutela dei diritti dei nostri connazionali, su cui Londra e Bruxelles hanno raggiunto un accordo preliminare il 23 marzo scorso e sulla quale il primo ministro inglese Theresa May aveva già inteso rassicurarci con il discorso su Brexit pronunciato a Firenze nel settembre 2017. Ora – prosegue – occorre continuare a dialogare con le autorità britanniche su come queste disposizioni saranno applicate nel Regno Unito per preservare i diritti dei nostri connazionali”.
Nel Regno Unito sono residenti circa 600mila italiani, di questi 300mila sono iscritti all’AIRE.
“Lavoriamo come governo italiano, in collaborazione con il governo del Regno Unito, per tutelare i nostri connazionali che vivono in Gran Bretagna”, assicura il sottosegretario Merlo in conclusione.
L’Ambasciatore ha dato la massima disponibilità del governo britannico per assicurare la collaborazione del dopo la Brexit nel dicembre 2020. Allo stesso modo, il Sottosegretario Merlo ha detto che gli inglesi che risiedono in Italia saranno trattati senza alcun tipo di discriminazione.
Tra gli altri appuntamenti previsti in agenda, nella giornata di oggi il sottosegretario Ricardo Merlo ha incontrato alla Farnesina il sottosegretario Manlio Di Stefano. Entrambi si sono detti d’accordo nel lavorare insieme per il miglioramento della rete consolare e, con carattere d’urgenza, per la sempre sempre più necessaria riforma del voto all’estero.

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