Caro Direttore, non ne posso più dell’aggressività gratuita e fuori luogo della classe politica italiana nel suo insieme, i nostri politici sembrano dimenticare di essere stati eletti per rappresentare i cittadini, il Popolo, i valori e gli interessi dell’Italia, non già per massacrarsi a vicenda, invece, loro, non fanno altro che sprecare le loro energie in polemiche inutili e, spesso, in malafede.
Premetto che non ho votato né Lega né 5 Stelle e che considero i 5 Stelle dei semianalfabeti istituzionali abbastanza pericolosi soprattutto se lasciati da soli. Tuttavia, ho ascoltato i due discorsi, al Senato e alla Camera, del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e non mi pare che meritassero tutte le critiche scomposte delle quali sono state oggetto. Mi è parso invece che il Primo Ministro non avesse fatto dichiarazioni sciatte e demagogiche ma avesse mostrato misura, coerenza e buona volontà. Che cosa ci costa lasciarli lavorare in pace per un primo periodo ed intervenire sul concreto magari contribuendo a migliorare le loro proposte? Tra l’altro, non è un delitto dimenticare il nome del celebre fratello del Presidente della Repubblica e fondare l’opposizione su dettagli di questo tipo è, invece, un atteggiamento di bassa lega.
Certe formazioni politiche che, prostituite alle lobbies d’oltreoceano a un punto tale da avere la sfacciataggine di imporne le istruzioni, tradotte in legge, senza neanche tradurne il titolo originale (Jobs Act), hanno fatto sparire la sinistra italiana, farebbero bene a darsi una calmata e a riservare le loro energie per un’approfondita riflessione interna. Se non vuole sparire del tutto, la sinistra italiana non può continuare ad essere il braccio operativo dei padroni statunitensi.
Cordiali saluti,
Anna Maria Campogrande
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Mia rispostina: “Proprio ieri al telefono dicevamo queste stesse cose tra me e Caterina. La critica fine a se stessa dei rosiconi di mestiere, come i piagnoni professionisti assunti ai funerali per scenografia mortuaria, non aiuta a far progredire la società e non esprime alcuna verità ma solo ipocrisia e tigna malcelata. La storia dimostra che gridare inutilmente “al lupo al lupo” si ritorce contro il vano urlatore. Ed inoltre, aggiungo, avevo giù espresso il mio disappunto per il diniego opposto dal pdrenzie all'offerta del M5S di formare un governo assieme, ed ora cosa hanno da lamentarsi? Hanno ottenuto quel che si meritavano e ringrazio Anna Maria Campogrande per aver espresso il mio stesso pensiero…”
Paolo D'Arpini – Il Giornaletto di Saul
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