Lettera aperta. Il difetto insopportabile di De laurentis: non è tifoso del Napoli

Esimio Presidente De Laurentis,

in primo luogo vorrei ringraziarla per quanto ha fatto per la squadra e per quanto si appresterà a fare nel prossimo venturo.

In secondo luogo, colgo l’occasione per esprimerle i miei sentimenti circa le vicissitudini che vedono lei ed il signor Sarri protagonisti.

Guardi, se il signor Sarri vorrà andare via da Napoli è ovvio che dovremo farcene una ragione ciascuno va dove lo porta il cuore o il portafoglio, sarà perché impossibilitato a restare.

Uno dei motivi principe per il quale non lascerebbe Napoli è perché (dichiarazioni sue) è anche tifoso del Napoli. E, mi creda, non è cosa da poco conto quando oramai del gioco non è rimasto che un significato venale e becero del calcio. Mi creda, in un’epoca di Mecenari che allenano chiunque ed i loro nemici come se nulla fosse, non è cosa da poco.

Ma, esimio Presidente, io mi chiedo se anche lei sia tifoso del Napoli come il signor Sarri.

Ovviamente mi riferisco al significato vero del termine ed a manifestazioni tipiche del tifoso medio. Io personalmente, non l’ho vista mai esultare sugli spalti alle imprese degli undici azzurri. Non l’ho mai sentita entusiasmarsi per eventualità future oppure giudizi internazionali che pongono il gioco del Napoli ai vertici in Europa.

Lei, signor Presidente, è un grande professionista ma non sembra parimenti essere un grande tifoso della squadra.

Anzi appare chiaro che lei non tifi Napoli.

Lei ne parla sempre con un distacco per certi versi antipatico ed urticante che al supporter napoletano appare come strafottente e cinico.

Lungi da me voler essere offensivo ma dovrebbe chiedersi anche il motivo per il quale la tifoseria la censura e la bolla con aggettivi poco gratificanti.

Il problema di De Laurentis Presidente del Napoli è proprio che lei non tifa Napoli. E si vede.

È freddo osservatore ed oculato imprenditore delle risorse ma non patisce e non gioisce in maniera sostanzialmente assoluta come un vero tifoso napoletano.

Forse il fatto di essere romano non l’aiuta data la profonda antipatia, finanche atavica da parte dei capitolini, per i napoletani che non giova nei rapporti con i partenopei. Noi napoletani, troppo intelligenti ad affrontare chi ci sottovaluta sempre con la boria e l’atteggiamento smargiasso, abbiamo gioco facile al cospetto del romano tipico con il complesso di superiorità.

Quindi, certo di non parlare al De Laurentis tifoso, mi rivolgo al De Laurentis intelligente ed imprenditore di spicco e di successo.

Se Sarri andrà via da Napoli si perpetreranno alcuni inconvenienti assai gravi. Primo: manda via il più grande allenatore che il Napoli abbia mai avuto e che l’Italia possa annoverare tra le sue file; Secondo dovrà scegliere un nome di punta che dovrebbe pagare il doppio (almeno 10 milioni) di quanto a Sarri spetterebbe per indorare una pillola amara ed indigesta alla tifoseria; terzo dovrà investire una barca di soldi per acquistare calciatori di rango top Player. Lei sa benissimo che nessuno dei top allenatori da dieci milioni di euro verrebbe senza una rosa da top player con prodotto pronto e finito da assemblare e basta; Quarto, lascerà andare via un Commissario tecnico che è anche tifoso del Napoli e questo sarà il conto più salato che le presenterà la tifoseria napoletana.

Un Presidente tifoso del Napoli tiene stretto Sarri, si libera di giocatori fuori progetto, non lascia andare via nessuno dei top che possiede ed investe in sei giocatori di rango a completamento di rosa, schemi e gioco.

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