Roma, 20 settembre 2017. Il discorso di Trump a proposito della Corea del Nord, non è un esempio di diplomazia. Piuttosto sembra una manifestazione di forza con qualche significativa contraddizione. Così si è espresso il segretario della Commissione Esteri del Senato Antonio Razzi. Trump riconosce il diritto a ciascuna nazione di potersi difendere se minacciata nella sua sicurezza e di contro si dichiara disposto a distruggere la Corea del Nord non appena lo deciderà. Sembra non essersi reso conto, il Presidente degli Stati Uniti d’America, che anche la Corea del Nord, allora, ha il diritto di potersi difendere salvaguardando i confini e l’autonomia della propria nazione. È un principio che vale per gli USA ma vale anche per tutte le altre nazioni del mondo. Quindi, a parte le chiacchiere sul dialogo che deve aversi e che non è mai cominciato perché fondamentalmente non c’è volontà, il Presidente Trump aspetta che sia Kim Jong un a cominciare per poter sfogare tutto il proprio arsenale atomico sulla Corea del Nord. Ma, non sarà mai Kim a cominciare e questo lo capirà o prima o poi.
Sen. Antonio Razzi
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