MULTE: AUTOMOTO.IT CONTRO IL COMUNE DI MILANO

MULTE: AUTOMOTO.IT CONTRO IL COMUNE DI MILANO

Soldi indebiti alle casse comunali e nelle tasche delle ditte che gestiscono compilazione e spedizione dei verbali a causa di una ingannevole interpretazione della Legge.

Importante sentenza stabilisce che le spese di notifica non fanno parte della sanzione amministrativa.

Cosa succede se si riceve una multa, si paga entro i cinque giorni per godere dello sconto del 30%, ma per un errore si versa l’importo della sanzione e non quello delle spese di notifica?

Sono migliaia gli automobilisti che hanno vissuto vicende analoghe e oggi, grazie alla perseveranza di Automoto.it – che insieme a Moto.it compone il network motori di riferimento in Italia – un Giudice di Pace ha messo fine ad una arbitraria interpretazione del Codice della Strada.

Tutto è iniziato nel novembre del 2013 quando il direttore di Automoto.it è entrato per due volte in Area C a Milano dimenticando di aver terminato gli ingressi riservati ai residenti.

Sono passati quasi 4 anni e solo nell’aprile del 2017 è stata riconosciuta una lettura logica della Legge.

Gennaio 2014

Il direttore di Automoto.it riceve due verbali – senza alcun bollettino precompilato – che paga entro i 5 giorni, usufruendo dello sconto del 30%, ma senza ricalcolare l’importo aggiunto delle spese di notifica.

Agosto 2015

Il Comune di Milano invia un sollecito di pagamento chiamato ‘avviso bonario’ che nega al cittadino di poter fare ricorso, come segue: «Il presente avviso è un atto informativo, e pertanto non è impugnabile. Per la presentazione di opposizione è necessario attendere la notifica dell'ingiunzione che verrà emessa nel caso in cui il presente avviso non fosse pagato».

Automoto.it risponde al Comune di Milano contestando la sua interpretazione.

Settembre 2016

Il Comune di Milano invia un’ingiunzione di pagamento per un importo ancora più lievitato, che esordisce – contraddicendo ciò che affermava il precedente avviso bonario – in questo modo: «Premesso che risultano notificati e non impugnati i seguenti atti per violazione delle norme del Codice della Strada…».

Automoto.it chiede un incontro e il Comune di Milano risponde perentorio che la sanzione maggiorata va pagata, ammettendo però che i verbali sono stati pagati entro 5 giorni, che l’importo pagato è quello della vera sanzione amministrativa scontata al 30% e anche che quelle che mancano sono le spese di notifica ma, cosa più grave, che esse «costituiscono parte integrante del suddetto verbale».

Ottobre 2016

Automoto.it decide di fare ricorso al Giudice di Pace, basando la propria tesi su due argomentazioni:

ogni violazione al Codice comporta una “sanzione pecuniaria amministrativa”, così definita, il cui importo è specificato fino al centesimo nel Codice, senza alcun riferimento alle spese di notifica, che i Comuni possono richiedere a parte;

– il Codice della strada al comma 4 dell'articolo 201 dice: «Le spese di accertamento e di notificazione sono poste a carico di chi è tenuto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria». Appare pertanto chiara la differenziazione fra i termini “sanzione” e “spese di notificazione”.

Inizia una vertenza tra Automoto.it e i legali del Comune di Milano che, dopo tre anni e dopo aver riconosciuto che i verbali erano stati pagati, ritratta le sue affermazioni, adducendo la necessità di un ulteriore controllo e definendo il pagamento della parte ricorrente – ossia Automoto.it – presunto.

29 aprile 2017

Il Giudice di Pace Umberto Dario Liuzzi deposita la sentenza – che ora è passata in giudicato – dando completamente ragione a Automoto.it e respingendo tutte le argomentazioni del Comune di Milano e per giunta cancellando le spese di notifica ancora da saldare – e stabilisce che: «In conseguenza del pagamento della sanzione in misura ridotta l’obbligazione derivante dalla contravvenzione amministrativa è comunque estinta, perché occorre procedere alla differenziazione che il legislatore ha evidenziato tra importo della sanzione e spese del procedimento».

Una vittoria importante per Automoto.it che soprattutto con questa vicenda vuole fare luce su certi comportamenti della pubblica amministrazione ed evidenziare una pratica comune – seppur illecita – di numerosi comandi di Polizia Municipale. Automoto.it ha voluto schierarsi dalla parte non solo dei suoi lettori – che documentano di frequente casi simili – ma anche dei 37 milioni di automobilisti italiani che rinunciano a difendersi per l’impossibilità di affrontare le spese e le complicazioni di un ricorso.

L'articolo integrale a questo link

http://www.automoto.it/news/multe-importante-sentenza-a-milano-le-spese-di-notifica-non-fanno-parte-della-sanzione-amministrativa.html


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Rimango a disposizione per fornire ulteriori informazioni e materiali, come ad esempio la Comparsa del Comune di Milano e la replica di Automoto.it.

Un cordiale saluto,

Maria Chiara Salvanelli

Maria Chiara Salvanelli

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20136 Milano

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mariachiara@salvanelli.it

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