Tatuaggi pericolosi. Il Ministero della Salute richiama lotti di pigmento per tatuaggi “Strong Black” della Biotek per rischio chimico

Il divieto di commercializzazione a seguito di analisi dell’ARPA Piemonte che hanno rinvenuto presenza di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e Benzo(a)Pirene in campioni prelevati presso un centro estetico della provincia di Torino. Lo “Sportello dei Diritti”: s’intensifichino su tutto il territorio nazionale i controlli e le analisi in centri estetici e tattoo center sui pigmenti utilizzati

Con avviso inserito nel inserito direttamente nel sistema GRAS RAPEX (il sistema di allerta rapido europeo sulle allerte per i consumatori) e quindi a valenza europea, il Ministero della Salute ha reso noto il richiamo del lotto “16M09” del pigmento per tatuaggi “Strong Black” della Biotek S.r.l. venduto in “Boccetta di pigmento nero”. Le misure obbligatorie adottate sono il divieto di commercializzazione, ritiro e richiamo a seguito delle analisi eseguite dalla Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte, che hanno rinvenuto presenza di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e Benzo(a)Pirene (BaP) in concentrazione pari a 1,201+/-0,264 mg/Kg, con superamento pertanto dei valori massimi (0,5 mg/Kg), individuati dalla Risoluzione Europea 2008 Res AP (2008)1 Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici sono classificati come cancerogeni ai sensi del Regolamento CLP. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta di una delle allerte più significative degli ultimi tempi sui rischi per la salute connessi ai pigmenti per tatuaggi, oggetto più volte dell’attenzione di ricerche specifiche, ma evidente non di effettivi e puntuali controlli come quello eseguito a seguito del monitoraggio svolto da ARPA Piemonte, ed in particolare del prelievo eseguito dai servizi di Igiene e Sanità pubblica SISP ASL Piemontesi presso un centro estetico – tattoo center di Rivoli nella provincia di Torino. Ci auguriamo, quindi, che seguano ulteriori verifiche sul territorio nazionale per analizzare i campioni di pigmenti e per eliminare ogni dubbio circa i loro potenziali rischi per la salute ed in particolare per la cancerogenicità.

Lecce, 13 settembre 2017

Giovanni D’AGATA

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