Casa d’Italia di Zurigo, comunicato del COMITES

Nella riunione plenaria dell’11 maggio e nella successiva assemblea pubblica del 23 maggio, il COMITES di Zurigo e la comunità italiana sono stati informati, a grandi linee, sulle prospettive dell’utilizzo della Casa d’Italia di Zurigo, alla luce degli investimenti che saranno fatti per ristrutturare l’immobile. Inoltre, il Console Generale, Min. Giulio Alaimo, ci ha comunicato verbalmente i propositi del MAECI che, a ristrutturazione ultimata, intende trasferire la sede del Consolato Generale e l’Istituto di Cultura nell’immobile della Casa d’Italia.

Per tutto il resto non ci sono certezze formali. È stato comunicato che, in linea di principio, l’edificio dovrebbe ospitare anche l’asilo, la scuola elementare statale e la scuola media Enrico Fermi. Per quanto riguarda gli spazi destinati alla comunità e all’associazionismo degli italiani, invece, siamo di fronte ad un cambiamento sostanziale, poiché difficilmente potranno avere gli spazi utilizzati attualmente. Non essendoci ancora la pianificazione della ristrutturazione, non sappiamo nemmeno se vi sarà spazio per la sede del COMITES, organismo di rappresentanza con compiti istituzionali eletto dalla comunità, e del CASLI, che opera gratuitamente per la difesa, preservazione e divulgazione della lingua italiana.

Il COMITES di Zurigo ritiene che sia doveroso non solo informare la comunità italiana, ma anche che essa sia coinvolta in una riflessione complessiva sul futuro della struttura Casa d’Italia, punto di riferimento più importante degli ultimi 85 anni della sua storia.

Si chiede quindi all’amministrazione diplomatico-consolare competente e alle forze politiche di creare le condizioni per dare risposte certe ai seguenti quesiti:

  • salvaguardare e mettere in condizione di poter operare tutto il polo scolastico, pubblico-privato, che promuove la lingua e la cultura italiana in Svizzera, uno dei paesi più importanti al mondo per l’interscambio commerciale e culturale con l’Italia.

  • garantire degli spazi per l’associazionismo italiano che opera per la promozione dell’Italia e delle relazioni con le proprie Regioni d’origine.

  • prevedere nel progetto lo spazio per la sede del COMITES e del CASLI che, come sottolineato, hanno fondamentali compiti per la comunità italiana e per il sistema Italia.

Si chiede inoltre che il piano terra della Casa d’Italia, con il salone Pirandello, possa essere utilizzato dall’associazionismo italiano fino all’inizio dei lavori, considerando che allo stato attuale dei passaggi normativi la data d’avvio dei lavori stessi non è imminente. Tale richiesta del COMITES é dettata dalle necessità innegabili dei vari attori che utilizzano il piano terra, e in nessun caso intende provocare un ritardo dei lavori. (Luciano Alban, Presidente del Comites)

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