Papa Francesco, i bambini non vanno usati, neppure per farne dei santi

“Non sono santi perché hanno visto Maria, ma per la semplicità del loro cuore”, è il titolo di un articolo del prete e scrittore Mauro Leonardi (Sussidiario.net del 12 maggio). Ne trascrivo qualche riga. “Domani saranno cento gli anni da quando la Madonna apparve a Fatima. E mentre il Papa vola lì, la Chiesa ci invita a guardare a due bambini che saranno dichiarati santi… Due bambini che sono santi e che sono santi non perché hanno visto la Madonna. Perché, dobbiamo averlo chiaro, avere le visioni non fa diventare santi… Su certi siti è tutto un inseguirsi di particolari sanguinolenti sui “cilici” di questi bimbi. Ma in realtà tutto questo sangue e tutto questo dolore, in sé, non ha alcuna importanza. Non è il sangue, non è lo straordinario che fa la santità, che fa il cristianesimo. È continuare la propria vita quotidiana ma vivendola con la pienezza di Dio. Francisco e Giacinta vedono la Madonna ma muoiono di malattia, di epidemia, come morivano tantissimi portoghesi di quel tempo… Quando ricevettero le prime visioni, il 13 luglio 1917, i tre bambini non cambiarono: continuarono a svolgere le mansioni che svolgevano prima”.

Veramente, caro don Mauro, i due bambini portoghesi non vengono santificati per la semplicità del loro cuore, ma perché è stato riconosciuto “l’esercizio delle virtù in grado eroico”. La Chiesa dà un giudizio morale su dei bambini, come se fossero adulti, ma i bambini sono solo bambini, non sono responsabili, non hanno la libertà, seppure limitata, degli adulti, i bambini non sono buoni o cattivi, non sono eroi e non sono santi, sono bambini. Le cose che scrivi mi fanno pensare che non conosci bene gli eventi di Fatima. La vita dei pastorelli cambiò dopo le loro presunte visioni, non è vero che tutto continuò come prima. E’ vero che sangue e cilici non fanno la santità, ma sangue e cilici, false credenze e superstizioni fanno vittime innocenti. E furono sangue e cilici oltre alla malattia ad uccidere i due bambini. Ma ti pare che la Madonna, una mamma, chieda a dei bambini di fare sacrifici per la conversione dei peccatori? E loro li fanno per davvero, i sacrifici, e lei sta a guardare? Gesù faceva questo con i bambini? Un giorno, mentre era a letto con la malattia, Francesco consegnò a Lucia (lei, la più grande, di sacrifici ne faceva pochi…), che era andata a trovarlo, una corda provvista di nodi e macchiata di sangue e le disse: “Non posso più tenerla, mamma se ne accorgerebbe!”. E la Madonnina stava a guardare. Ma ti pare? La fine di Giacinta fu tragica, tremenda, a causa della malattia, a causa dei suoi sacrifici, e a causa (ma è solo un mio abbastanza fondato sospetto) di qualcuno che desiderava si avverasse la profezia della bella Signora.

Anche la vita di Lucia cambiò e questo sicuramente per l’intervento della Chiesa portoghese. Lucia non aveva dato tanto retta alla bella Signora riguardo ai sacrifici per i peccatori. E’ lei stessa che racconta nelle sue Memorie: “Nei giorni di festa mi piaceva adornarmi con la collana d’oro della madrina e coi grandi pendenti, che mi cadevano sulle spalle, e con un bel cappello in testa, coperto da palline d’oro. Nelle feste non ce n’era un’altra più adorna di me… A dire la verità anche a me piacevano le feste e la vanità era il mio peggior ornamento”. Intervenne il vescovo di Leiria, monsignor Josè Alves Correia da Silva. Convocò la madre di Lucia e la convinse a far entrare la ragazzina in un collegio come educanda. In segreto, durante la notte, fu portata a Oporto e affidata alle Suore Dorotee di Vilar. Le fecero giurare che non avrebbe rivelato a nessuno la propria identità e che non avrebbe parlato a nessuno delle apparizioni. Perfetto controllo sulla “veggente” da parte della Chiesa. I bambini non vanno usati, neppure per farne dei santi.

Renato Pierri

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