In questo modo appena prospettato basta solo l’organizzazione bilaterale per consentire scambi di assoluto valore scientifico e culturale. Nel mondo accademico, è considerato visiting scholar uno studioso che passa un periodo di tempo abbastanza limitato (solitamente un anno) in un’ Università straniera. Potrebbe proprio la collaborazione tra stati per il reciproco tornaconto e beneficio scientifico-culturale rappresentare una garanzia ed anche una migliore facilità di realizzazione di quanto prospettato. Ci riferiamo a campi particolari per abilità in un determinato settore (per cui magari si viene invitati per effettuare cicli di lezioni come visiting professor, oppure per un ciclo di conferenze), oppure per approfondire – grazie all’apporto di fondi provenienti dal paese ospitante – una qualche ricerca iniziata nel paese di provenienza (visiting researcher). Gli studenti solitamente ottengono lo status passando un periodo (magari estivo) come lettori (visiting lecturer) o per effettuare tesi (visiting scholar). Si tratta di solito di fare cose non retribuite minimamente. Il numero di italiani, di studenti, di professori e di ricercatori italiani residenti all’estero e di altrettanti residenti in Italia non è stato codificato. INSIEME si propone di compiere uno studio statistico che quantifichi nel loro numero l’esatta presenza nel mondo di persone con queste caratteristiche. Ma possiamo subito anticipare che sono tanti, più di quanto si possa immaginare. Interscambiare tra stati professionalità di questo tipo significa incrementare la conoscenza di metodologie, esperienze ed etiche diverse tra loro.
INSIEME intende promuovere la nascita un Premio Internazionale per gli italiani che ogni anno si siano distinti in campo scientifico e tecnologico.
Un riconoscimento ufficiale che abbia i crismi dell’universalità da parte delle istituzioni, dovrà essere promosso per tutte quelle eccellenze meritevoli di essere poste in evidenza in campo scientifico e tecnologico. Senza distinzioni tra italiani all’estero o italiani in Italia. Ciò servirà a dare maggiore attenzione alle presenze di eccellenza avocandosele a sé in programmi di sviluppo che lo Stato deve loro affidare.